Arrestato sciacallo napoletano: il Comune sarà parte civile
Il sindaco de Magistris ha dato mandato all’Avvocatura del Comune di costituirsi parte civile al processo contro il pregiudicato colto in flagranza. Rabbia sui social: chiudetelo in carcere e buttate la chiave
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Ven 26 Agosto 2016 13:48
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha dato disposizioni all'avvocatura municipale di costituire l'amministrazione comunale come parte civile nell'eventuale processo nei confronti del napoletano arrestato mentre tentava di introdursi in una casa disabitata di Amatrice e che è ora recluso nel carcere di Rieti.
I carabinieri del comando provinciale di Rieti hanno tratto in arresto un pluripregiudicato napoletano, Massimiliano Musella di 45 anni. Una delle pattuglie poste in campo e composta dal comandante della stazione di Leonessa e da un militare dipendente dello stesso reparto, coadiuvati da militari del 7° rgt laives, nel pomeriggio, nella frazione "Retrosi" del comune di Amatrice, hanno colto all'improvviso l'uomo che tentava di forzare con un cacciavite, la serratura di un'abitazione colpita dal sisma e disabitata. I militari lo hanno sorpreso alle spalle e l'uomo, vistosi braccato, ha tentato di divincolarsi ingaggiando con i militari, una violenta colluttazione, ferendo con il cacciavite, uno dei militari. I carabinieri al termine della breve colluttazione sono riusciti a immobilizzarlo e ad ammanettarlo. Dopo averlo disarmato, lo hanno accuratamente perquisito rinvenendo nella tasca dei pantaloni, un biglietto ferroviario datato 24 agosto 2016 tratta Napoli-Roma, confermando la tesi che il pregiudicato, era giunto sul luogo del sisma, con l'intento di far razzie all'interno delle abitazioni colpite dall'evento tellurico. L'uomo, gravato da numerosi precedenti penali per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi e' stato tratto in arresto con l'accusa di rapina impropria e lesioni personali e tradotto presso la casa circondariale di Rieti a disposizione dell'autorita' giudiziaria locale. I militari, ricorsi alle cure mediche da parte dei sanitari presenti nel campo allestito per le vittime del sisma, sono stati giudicati guaribili in 6 giorni.
"Buttate la chiave". Il primo arresto per sciacallaggio dopo il terremoto che ha sconvolto il Centro Italia non passa inosservato: diventa argomento di discussione sui social e scatena un'ondata di commenti e tweet durissimi. "Dispiace che non sia stato legato e lasciato in pasto alla popolazione", si legge su Twitter. Con sfumature diverse, in generale, l'orientamento degli utenti è chiaro: "Adesso buttate la chiave".
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