Rigopiano, trovato corpo privo di vita: è la sesta vittima
È un 22enne senegalese che lavorava nell'albergo. Ora i dispersi sono 23. La forza della valanga come 4mila tir carichi
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Dom 22 Gennaio 2017 14:21
PESCARA. Individuato il corpo "purtroppo privo di vita di uno dei dispersi" dell'Hotel Rigopiano, travolto mercoledì da una valanga. È quanto si legge sul profilo ufficiale Twitter dei Vigili del Fuoco. Si tratat di Faye Dame, 22 anni, originario del Senegal, che lavorava nell'albergo. Un ritrovamento che porta a 23 il bilancio dei dispersi, che in mattinata era stato aggiornato a 24 dalla Prefettura di Pescara: ''È stata segnalata da una delle persone salvate - riportava la nota diffusa in mattinata - la possibile presenza all’interno della struttura, al momento dell’evento, di un ragazzo senegalese lavoratore dell’albergo''.
''Resta invariato il numero delle persone salvate: 9 oltre alle due persone raggiunte nel primo momento" riportava ancora la nota. Al momento, dopo il ritrovamento dei Vigili del Fuoco, il numero delle vittime sale a 6.
Operazioni di ricerca e soccorso senza sosta, sia all'interno dell'hotel che all'esterno: "Su due fronti opposti, da un lato i Vigili del Fuoco stanno avanzando all'interno della struttura lungo il percorso che ha consentito il ritrovamento dei 9 superstiti. Le difficoltà consistono nella necessità di aprire varchi attraverso murature di elevato spessore per accedere ai locali successivi".
Al momento, ha affermato all'Adnkronos Walter Milan del Soccorso Alpino, "continuiamo a lavorare: sono impegnati 60 uomini del Soccorso Alpino e ieri sera sono arrivati rinforzi dall'Alto Adige e dal Sud Tirolo, in tutto una quindicina di uomini. Il tempo è brutto, ha nevicato tutta la notte, c'è poca visibilità''. Ma si cercherà di "aprire nuove vie di accesso all'edificio: noi del Soccorso Alpino davanti per sondare il fronte della valanga e dietro di noi Vigili del Fuoco ed Esercito. C'è un clima di grande collaborazione''.
La valanga che si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano al momento dell'impatto - apprende l'AdnKronos - aveva raggiunto una massa pari circa 120mila tonnellate con una velocità di circa 100 km/ora. Ad elaborare i dati provvisori di dimensione e forza di impatto della valanga sono stati i Carabinieri forestali del servizio Meteomont a seguito di specifici sopralluoghi. L'inclinazione del pendio è di 35 gradi, il peso pari a 40-60mila tonnellate. La velocità iniziale compresa tra 50 e 100 km/ora, la pressione pari a 50-270 newton. Si tratta di una massa, spiegano i Carabinieri forestali, pari a 4.000 tir a pieno carico. Lo scorrimento avviene per 2 km, la zona di accumulo è di 800 metri per 100 metri di larghezza. Lo spessore è di 4 metri per circa 300.000 Mc e un peso di 400 kg per mc pari a 120.000 tonnellate al momento dell'impatto.
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