Drammaturgia contemporanea in scena al “Ridotto"
Presentato il cartellone degli spettacoli nella sala del Teatro Mercadante. Il debutto con due testi di LaBute
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Mer 17 Ottobre 2018 19:11
di Mimmo Sica
NAPOLI. «Nella programmazione del Ridotto che affiancherà i cartelloni dei teatri Mercadante e San Ferdinando, c’è tutta drammaturgia contemporanea, ma non solo napoletana, e la partecipazione notevole di ragazzi della nostra scuola», dichiara il direttore artistico Luca De Fusco in apertura della conferenza stampa di presentazione della stagione 2018-2019. I titoli proposti al pubblico sono nove e ciascuno è stato presentato brevemente dall’autore, dal regista o dal protagonista.
AL VIA CON I TESTI DI NEIL LABUTE. Si parte con due testi di Neil LaBute - il 55enne drammaturgo, sceneggiatore e regista statunitense tra i più conosciuti enfants terribles del teatro Off-Broadway e del cinema indipendente - entrambi messi in scena da Alfonso Postiglione su produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. Il primo, “Autobahn” - con Anna Ammirati, Alessandro Balletta, Clara Bocchino, Emanuele D’Errico, Fortuna Liguori, Gianluca Musiu - aprirà la programmazione l’8 novembre con repliche fino al 18; il secondo, “Fat Pig”, andrà in scena dal 29 novembre al 9 dicembre, interpretato da Daria D’Antonio, Anna Bocchino, Emanuele D’Errico, Dario Rea. Postiglione informa che “Autobahn” è un testo che si compone di sette episodi narrativamente indipendenti. “Fat Pig”, ancora inedito per l’Italia, è dedicato a David Mamet. Racconta la storia di Tom, un impiegato qualunque, e della giovane bibliotecaria Helen. Queste prime due produzioni come quella di “Senzibbile” di Giovanni Del Prete e l’ospitalità “I kiwi di Napoli”, vedono protagonisti diversi diplomati attori della Scuola dello Stabile di Napoli diretta da Mariano Rigillo.
A GENNAIO CON PATRONI GRIFFI. Si riprende il 10 gennaio con il debutto di “Cammurriata. Canti di malavita”, il testo cult di Giuseppe Patroni Griffi messo in scena dal regista Enrico Maria Lamanna affidato all’interpretazione di Lara Sansone, una coproduzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e teatro Sannazaro, in replica fino al 20 gennaio. «Rispetto i testi di Peppino, tranne l’ultimo dove un drogato si lascia morire a Benares», informa Lamanna.
LA RECLUSIONE DI FRIDA KHALO. Dal 31 gennaio al 10 febbraio andrà in scena “Viva la vida!”, liberamete tratto dal monologo di Pino Cacucci in cui si ripercorrono i patimenti della reclusione forzata di Frida Kahlo, i suoi lucidi deliri artistici, la sua relazione con Diego Rivera. Con la regia di Gigi Di Luca, interprete dello spettacolo è Pamela Villoresi; la produzione è del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. «È un testo di parole da cui sono tratte forti immagini», dichiara Di Luca. Il 21 febbraio, con repliche fino a domenica 3 marzo, debutterà lo spettacolo “Replay”, testo e regia di Antonio Marfella interpretato da Angela Pagano, accompagnata in scena dal suo cane Mimì. La produzione dello spettacolo è di Magazzini di Fine Millennio. «È un dialogo tra me e il mio cagnolino nel quale confesso una parte di me del tutto inedita: sono tifosa romanista e ne sono orgogliosa perché la squadra di calcio non ha una sua specifica “residenza” anagrafica», dichiara la bravissima Angela Pagano.
SPAZIO ALLA RASSEGNA “#STABILEDANZA”. Nell’ambito degli appuntamenti della rassegna “#StabileDanza”, dal 13 al 16 marzo andrà in scena “Il luogo del paradosso” (Episodio 1 e Episodio 2), coreografia di Gabriella Stazio, produzione Compagnia Movimento Danza e Teatro Stabile Napoli-Teatro Nazionale. Dal 21 al 24 marzo sarà la volta di “I kiwi di Napoli”, testo di Philipp Löhle, nell’adattamento e la regia di Carlo Geltrude. Ne sono interpreti lo stesso Carlo Geltrude, Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Anna De Stefano, Simone Fiorillo, Gaetano Migliaccio, Beatrice Vento, Federica Totaro. La produzione è del Nuovo Teatro Sanità e Goethe Institut. «È un racconto della città restituito attraverso gli occhi dell’autore tedesco. Un racconto che svela anche il sottile velo di luoghi comuni che esiste tra la cultura italiana e quella tedesca», informano Maria Carmen Moresa, cotraduttrice, e il regista Geltrude.
IL SIPARIO A MAGGIO CON “SENZIBBILE". Dal 4 al 14 aprile andrà in scena “Mio mini pony”, testo del pluripremiato 40enne autore spagnolo Paco Bezerra ispirato ad una storia vera, con la regia di Rosario Sparno e la produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. Sparno spiega che «il testo racconta la storia di un bambino che va a scuola con il suo zainetto preferito. E’ una lucida riflessione sulla libertà di scelta,un ritratto brutale sulla cecità dei pregiudizi». Chiuderà il cartellone, dal 2 al 12 maggio, lo spettacolo “Senzibbile”, testo di Giovanni Del Prete che firma anche la regia su produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, interpretato da Carlo Caracciolo, Francesca Iovine, Teresa Raiano, Dario Rea. Per l’autore e regista «è un piccolo affresco che, tra il sogno, la realtà e la follia umana, mette in luce le aspettative, le amarezze, i fallimenti della vita quotidiana». A fine stagione, preannuncia De Luca, ci sarà una “panchina di autori napoletani”. In chiusura il presidente del CdA dell’Accademia delle Belle Arti Giulio Baffi sottolinea l’importanza della collaborazione tra lo Stabile e l’Accademia che continua nelle cattedre di scenografia di Luigi Ferrigno, vincitore del recente premio “Le Maschere del Teatro Italiano” per la migliore scenografia con “La Cupa”, e con i costumi di Zaira De Vincentiis.
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