SANREMO. È finalmente arrivato il giorno tanto atteso da Carlo Conti. Per lui stasera si aprirà il sipario dell’Ariston. Corona il sogno di una vita, quello di condurre il Festival di Sanremo. E per stemperare la tensione ci scherza su: «Il clima è dei migliori, il sole e la mia abbronzatura potrà riprendersi un po' dopo la pioggia degli ultimi giorni». 

UN FESTIVAL PER FAMIGLIE. Durante la conferenza stampa di presentazione della 65° edizione, Conti affronta il lato sociologico della rassegna. «La vera forza del festival è il suo potere di riunire le famiglie italiane. Tutta la famiglia si mette davanti alla tv per guardare e commentare». Grande spazio alla musica. Questo il proclama, il dictat per quest’anno. E Conti lo ha ribadito, come aveva già in sede di presentazione a Roma, di volerlo dimostrare con i fatti. «Ho cercato di mettere musica al centro: 20 cantanti in gara, alcuni dei quali avrebbero tutti i titoli per venire come super ospiti, con 20 canzoni belle e i giovani non più relegati a orari impossibili». 

LA SCALATA DI CONTI. Chiunque faccia tv culla il sogno di presentare un giorno il Festival. Ma per calcare il palco sanremese è necessario sempre “passare” per il decano Pippo Baudo. Conti ha pensato bene di immaginare un omaggio al “Re” dei conduttori. «Ci siamo sentiti, e Pippo mi ha detto la cosa più bella: “È  come se fossi lì con te”. Se siamo qui oggi a fare il festival, a parlare del festival - ha proseguito Conti - è grazie a personaggi come Baudo e Ravera che lo hanno reso un evento».  

L’OMAGGIO A PINO DANIELE E MANGO. Nel mese di gennaio la musica italiana ha perso due cantanti di spessore come Mango e Pino Daniele, che verranno omaggiati durante la rassegna in maniera sobria, non pomposa. Il cantautore lucano apparve per la prima volta nel 1985 nella categoria “Nuove Proposte” con la canzone "Il viaggio", ottenendo il premio della critica, l’ultima nel 2007 con “Chissà se nevica”. Al napoletano, mai in gara, è stata intitolata una sala a Casa Sanremo nel Palafiori, inaugurato dal live della nipote Loredana.

LE “VALLETTE”. Super novità della 65° edizione saranno le vallette. La scelta è ricaduta su due cantanti. «Emma e Arisa sono un altro segno dell'importanza data alla musica: sono le ultime due donne che hanno vinto all'Ariston". Non poteva mancare la “bellona” di turno, Rocio Munoz Moreles. Conti è convinto che «oltre alla bellezza abbia molto di più».

GLI OSPITI: TRA POLEMICHE E ASSENZE. Pochissime certezze, zero indiscrezioni sugli ospiti di Carlo Conti. Ad inaugurare la “sfilata” di cantanti fuori gara saranno l’attesissimo duo Albano e Romina. Di certo ci sarà Pino Donaggio che riceverà una targa ricordo per i 50 anni del brano “Io che non vivo”. Tanto rumore intorno alla partecipazione di Conchita Wurst, la drag queen austriaca con la barba vincitrice dell'Eurovision Song Contest, che ci sarà «solo come artista: verrà a cantare, non farà nessun tipo di intervista». Forse si ha paura che si inneschi qualche polemica.  Giorgio Panariello sì, Leonardo Pieraccioni e Fiorello no.

OCCHIO AGLI ASCOLTI. La cartina tornasole del successo di Sanremo è sempre l’auditel. «C'è un clima senza perturbazioni, anche in senso politico», sottolinea il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, ricordando le vigilie degli ultimi tre anni caratterizzate nel 2012 dalla presenza di Celentano; nel 2013 dall'attesa per le elezioni politiche; e poi l'anno scorso, con la marcia di Grillo su Sanremo e dentro l'Ariston. «Quest’anno invece il clima è totalmente diverso. Come direttore devo avere un obiettivo per gli ascolti: sarò già felice di doppiare la media di rete che è il 19%. Quindi partirei dal 38% in su, il risultato del Festival di Fabio Fazio dell'anno scorso».