Il cartellino giallo se l’è beccato Kalidou Koulibaly, ma non Dries Mertens. Questo vuol dire che l’attaccante belga è l’ultimo degli azzurri che rimane sotto diffida. Domenica c’è la Juventus e Maurizio Sarri non ha nessuna voglia di perdere il suo attaccante titolare nella sfida più attesa. Ma è anche vero che il folletto belga è in un momento nero. Non segna da un mese e mezzo (gol alla Roma il 3 marzo, rete tra l’altro inutile) e sul groppone ha il rigore sbagliato contro il Chievo. Momento di buio, che si può attutire con una provvida panchina domani nella partita contro l’Udinese. Sarri lo farà riposare, ma lo preserverà pure da un pericoloso cartellino. Ecco perché sono maturi i tempi di Milik titolare, con tanta soddisfazione da parte di chi “tifa” per vedere Arkadiusz dal primo minuto, lui che ha dato la svolta alle gare con Sassuolo, Chievo e Milan, segnando - però - solo un gol e fermandosi a una traversa coi neroverdi e la famigerata parata di Donnarumma a Milano. Tuttavia Milik non dovrebbe avere i novanta minuti nelle gambe. Ecco perché è prevista la staffetta tra lui e Mertens, sperando che a quel punto la partita sia già in ghiaccio. Anche per questo Sarri chiederà a Mertens di fare il bravo: niente falli e niente proteste, per evitare quel cartellino che sarebbe una mazzata. I tifosi, invece, sperano che un po’ di riposo possa fare bene a Mertens, apparso davvero in ombra e stanco nelle ultime partite.