DeLa avvisa tutti: «Per liberare Sarri servono 8 milioni»
Il presidente “blinda” il suo tecnico: «Questi soldi non sembrano pochi per andare ad allenare altrove. Mertens? Vuole rimanere con noi ma si deve capire cosa pensa sua moglie. Il gesto di Higuaìn? La sua cultura è molto piccola»
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Gio 27 Aprile 2017 11:28
È proprio vero che Aurelio De Laurentiis i contratti li sa fare. Lo aveva detto sabato durante la conferenza stampa del rinnovo di Insigne e l’ha ribadito in una intervista a beIN Sports. Il presidente ha toccato vari argomenti e ha puntato l’obiettivo soprattutto sul proprio allenatore che prima di Sassuolo-Napoli disse, così come è noto, di potersi liberare alla fine della prossima stagione. Il toscano rispose solo ad una domanda evidenziando qual è la sua situazione contrattuale. Nessuno, però, sapeva cosa c’era scritto nell’accordo e come potrebbe il rapporto con il club partenopeo. «Sarri - ha raccontato il patron - ha un contratto che lo lega a noi per molti anni e ha una clausola penale che puó scattare tra un’altra stagione di 8 milioni di euro, che non mi sembrano pochi per andare ad allenare altrove... ».
IL CASO MERTENS. Chiuso in cassaforte il futuro di Insigne, bisogna pensare a tenersi stretto un altro attaccante che sta facendo la differenza. L’attaccante belga più prolifico di questo momento in casa Napoli deve ancora decidere cosa fare da grande. Se giocare ancora in maglia azzurra o se andare altrove facendo felice anche la sua compagna. Sì perché il nodo del suo rinnovo sta tutto qua. Non si tratta di soldi ma di situazioni personali. Come più volte detto da De Laurentiis. «Credo che Mertens abbia il desiderio di rimanere qui - ha ribadito il patron - bisogna capire cosa pensa sua moglie. Se si risolveranno i problemi con lei, non c'è dubbio alcuno: resterà con noi e lo accoglieremo a braccia aperte».
IL FUTURO DI KALIDOU. «Chi non vuole rimanere può andare tranquillamente», De Laurentiis lo disse sempre sabato evitando però di fare nomi. Qualche frecciatina, però, sembrava essere diretta a Koulibaly. Che già l’anno scorso alzò la cresta chiedendo un rinnovo perché c’era una big che lo voleva. «Il Chelsea - ha chiarito DeLa - offrí oltre 55 milioni, ma dissi a Conte che non si poteva dar via uno come Koulibaly, a meno che mister Sarri mi dicesse “Aurelio, vado bene con Tizio e Caio puoi dare via chi vuoi”».
LA REAZIONE DEL PIPITA. Nella gara di ritorno di Coppa Italia, Higuaìn non ce l’ha fatta più e ha risposto ai fischi continui del San Paolo indicando De Laurentiis in tribuna. Come a dire la colpa è sua. «I tifosi non sono stupidi - ha chiosato De Laurentiis - capiscono perfettamente. E comunque, se tu sei una persona di buon gusto e che conosce la storia, non puoi tradire la squadra dove hai giocato e dove ti sei affermato, per andare all'acerrima nemica di sempre, che è la Juve. Credo che sia una caduta di gusto, dove non c’entra più nè il presidente nè il fratello del giocatore, c’entra soltanto la sua cultura, che ha dimostrato di essere piccola».
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