Amarezza, tanta. E risposte, poche. Anzi, aumentano gli interrogativi per il prosieguo di un campionato. La sconfitta di ieri con la Juventus conferma un momento di flessione, da parte del Napoli, che non ha saputo rispondere alla griglia congegnata da Massimiliano Allegri, che ha sviluppato proprio la gara che voleva. Un gol iniziale e poi linee serrate ad impedire i fraseggi. Con la migliore occasione della partita - rete di Higuain a parte - che capita proprio sui piedi dei bianconeri.
L’importante sarà non perdere la rotta e proseguire riacquistando la consapevolezza d’inizio campionato. E’ questo il messaggio di Marek Hamsik: «Non dobbiamo lasciarci condizionare, abbiamo messo sotto la Juve per 70 minuti, poi sono stati bravi loro a non subire gol. Noi ne abbiamo preso su una ripartenza, poi quando gli avversari si chiudono così diventa complicato. I bianconeri ci hanno concesso spazi sugli esterni e non al centro, nel primo tempo agivamo di più sui lati ma poi nella ripresa ci abbiamo provato per vie centrali. Purtroppo Milik si è fatto male in un brutto momento, anche se Mertens sta facendo molto bene».

Il capitano, poi, ha chiamato subito a raccolta la squadra: «Dobbiamo proseguire su questa strada, ora c’è da pensare alla Champions League, un’altra sfida importante».
Sul fronte bianconero, invece, la soddisfazione è tanta. Per aver dato un segnale importante, innanzitutto a se stessi, e averlo fatto sul campo della prima in classifica. Nonché diretta concorrente. Ma Gianluigi Buffon smorza l’euforia, vuole che la squadra resti ancora concentrata sull’obiettivo. «C’è un lato che può gioire, perché siamo stati bravi a vincere a Napoli, dove è sempre molto difficile. D’altro canto, però, adesso siamo secondi e rischiamo comunque di rimaner terzi, quindi non ci dobbiamo esaltare», ha spiegato il portiere al termine della sfida. La chiave della vittoria della Juve è tutta da ricercare nell’atteggiamento: «Quando giochiamo con una determinata rabbia, quando facciamo gruppo, siamo molto solidi e potremmo ripeterci nuovamente in campionato, ma non sempre è facile trasferire in campo questi stimoli. A certe condizioni siamo ancora noi, vogliamo tenerci stretto lo scudetto. C’è un grande dispendio di energie mentali ma siamo ancora qua». Buffon ha avuto parole d’elogio anche per Higuain, che ha deciso la partita: «È da mesi che è in grande forma e il fatto che abbia saputo incidere così stasera (ieri, ndr) nonostante tutto è un grande segnale. Sarebbe stato un peccato perderlo in un’occasione così importante». Così, ad una classifica accorciata e al primato compromesso se l’Inter batte domani il Chievo, si è aggiunto anche lo scherno di Nicolas, fratello e agente del Pipita.