Delusione tremenda. Per 90' il Napoli ha tenuto vivo il sogno, mettendo in mostra il solito calcio e gol d'autore. Spettacolo allo stato puro con i suoi talenti piu' splendenti: Mertens, Insigne, Hamsik, Callejon. Sarri serve il poker a Marassi (la Sampdoria ne fa due con Quagliarella e Alvarez) ma non basta. Perche' la Roma, nel Totti-day, soffre ma rimonta due volte e quasi all'ultimo respiro sorpassa il Genoa con Perotti. E' terzo posto, saranno preliminari di Champions League. Ci aveva sperato il Napoli in quella che sembrava un'impresa incredibile pigiando subito forte sull'acceleratore con Mertens, Insigne, Zielinski e Callejon. Schick ha provato a fare il suo, facendo a sportellate con Chiriches e Koulibaly: sponda per Fernandes, fuori. Attorno alla mezz'ora si mette in moto il tridente a mille all'ora: Insigne per Mertens, cross di prima sul quale Callejon non arriva per un soffio. Al 34' lampo di Fernandes, Reina - fischiatissimo dal pubblico doriano per la simulazione nel match d'andata che causo' l'espulsione di Silvestre - sembra sorpreso ma se la cava. Scampato il pericolo, il Napoli trova un po' casualmente la rete del vantaggio: Insigne cerca Callejon, Regini sbaglia il rinvio servendo involontariamente Mertens, cecchino ancora una volta infallibile, per lui sono 28 gol. Complice l'1-1 dell'Olimpico, il Napoli sarebbe momentaneamente secondo. E cosi', sull'onda dell'entusiasmo, il Napoli inizia a dilagare e il Ferraris si inchina a Insigne: magia del 25 napoletano, un destro a giro che non lascia scampo a Puggioni infilandosi morbido sotto l'incrocio dei pali. Una meraviglia che strappa gli applausi. Quindi ci prova Hamsik a fare ancora meglio: da centrocampo, palla appena alta sulla traversa.

Fuochi d'artificio anche al rientro. Insigne per Mertens, cross per Callejon che fa sponda per Hamsik: 3-0. Che spettacolo. Cala un minimo la tensione e allora la Samp accorcia subito: Schick 'spizza' per Quagliarella, perso da Chiriches, facile facile il 12esimo gol per l'ex, che come da copione non esulta. Si arrabbia Sarri, chiede piu' grinta: serve il salvataggio in extremis di Skriniar per evitare il poker di Hamsik. Un poker solo rimandato. Perche' l'ennesimo ricamo di Insigne pesca solitario Callejon, destro al volo e Puggioni ancora al tappeto. Tutto perfetto. Almeno fino al minuto 90. E non perche' Alvarez beffa Reina (impreciso) firmando il definitivo 2-4. Ma perche' Perotti, all'Olimpico, completa la rimonta giallorossa spedendo direttamente la Roma in Champions League. Sarri dovra' passare dai preliminari per tornare nell'Europa che conta. Ma non per questo il suo Napoli merita meno applausi.