Nemmeno l’attenuante di averci messo l’orgoglio. A Rotterdam la disfatta è servita nel modo più fragoroso, con una sconfitta in casa del modesto Feyenoord, mentre lo Shakhtar batteva un Manchester City senza troppe motivazioni. Il Napoli dunque torna in Europa League, dopo l’assenza della passata stagione dalla competizione. Qualche nota positiva dalla partita di ieri c’è, però, per Maurizio Sarri. Su tutti, Zielinski e Ounas. Il primo conferma di aver ritrovato un buon stato di forma, dimostrato dall’attitudine al gol delle ultime uscite. Per l’esterno algerino, invece, l’impatto è stato importante, e forse qualche perplessità sulla scelta di schierarlo soltanto a gara in corso permane. Se il giocatore avesse raggiunto la maturità giusta secondo il giudizio del tecnico, potrebbe rivelarsi un innesto considerevole, visto che sinora il suo impiego è stato marginale. Questo, inoltre, potrebbe permettere a Lorenzo Insigne di recuperare dall’infortunio con maggiore serenità, per quanto per domenica il suo impiego non è in discussione al momento.
E’ amareggiato, Marek Hamsik, quando si trova a dover commentare la sfida. “Non abbiamo badato molto a ciò che faceva lo Shakhtar, noi avremmo dovuto fare di più per vincerla. Fa male perdere all’ultimo minuto, ci è mancato movimento in avanti mentre loro sono stati bravi a chiudersi. Purtroppo la prima gara ha condizionato il nostro percorso, ma ora pensiamo al campionato” ha detto il capitano al fischio finale. Ma oltre alla Serie A, il Napoli potrebbe legittimamente puntare a vincere l’Europa League: “E’ quello che vogliamo, perché siamo una squadra che deve pensare sempre a vincere, quindi l’obiettivo è arrivare il più lontano possibile”.
Dries Mertens, invece, ha riconosciuto senza girarci intorno la complessità del momento: “Non mettiamo in pratica il nostro gioco migliore, è successo anche a Udine. In ogni stagione c’è un periodo così, speriamo di tornare sui nostri livelli quanto prima. Adesso ci dobbiamo preparare per la Fiorentina”. Il belga non dà spiegazioni particolari alla flessione, la squadra ha semplicemente bisogno di ritrovarsi. “Il momento è difficile, ma sono certo che torneremo ad avere quel gioco veloce e coinvolgente. Dobbiamo guardarci allo specchio e chiederci come fare. Siamo un gruppo forte, in campionato stiamo facendo bene e dobbiamo continuare così” ha concluso l’attaccante.
Analisi lucida anche quella di Christian Maggio: “Avremmo voluto portare a casa il risultato. Abbiamo cercato di capire che succedeva in Ucraina, ci dispiace esser usciti con una sconfitta: ci servirà da lezione. In Champions si sa che partire male spesso equivale a compromettere la qualificazione, perché a quel punto si è obbligati a far risultato sempre e noi non ci siamo riusciti. Dispiace anche per la gente, avremmo voluto almeno vincere”. L’esterno però cerca di trasformare la delusione in rabbia da mettere per mantenere il primato in Serie A: “Già domenica dobbiamo ritrovare la vittoria. Siamo forti e ne siamo consapevoli, possiamo approfittare dello scontro diretto tra Juve e Inter. La speranza non manca mai, il campionato è lungo e ce lo giocheremo. Certo, adesso il morale non è alto, ma insieme proveremo a fare il massimo per affrontare l’Europa League al meglio delle nostre possibilità”.