NAPOLI. Non è stato facile mettersi alle spalle un calvario lungo quasi due anni. Un doppio infortunio ai legamenti, prima un ginocchio, poi l’altro. La storia di Arkadiusz Milik la conoscono tutti. Il ragazzone polacco è fatto di cristallo, ma i gol li segna eccome. Ha una media realizzativa mostruosa, nonostante sia stato falcidiato dai gravi infortuni che lo hanno tormentato dal suo arrivo a Napoli. Un incubo e poi il risveglio, poi un altro incubo. Il secondo ritorno al gol è arrivato 232 giorni dopo l’ultima rete. In Champions League contro lo Shakhtar a settembre, e in campionato il primo e ultimo gol della sua stagione prima del crack è arrivato addirittura ad agosto, quando alla prima giornata gli azzurri sfidarono il Verona. 

Dall’Hellas al Chievo, la storia di Milik è fatta di sofferenze e di gol. Quelli che lui ha sempre segnato: in questa stagione è andato a bersaglio una volta ogni 84 minuti considerando il campionato, ogni 91 minuti considerando anche le altre competizioni. Eppure di giocare titolare non se ne parla: Sarri ha visto Arkadiusz Milik cambiare la partita con il Sassuolo, anche se il gol alla fine non è arrivato. La gioia del gol si è stampata sulla traversa e lì è rimasta. Contro il Chievo è accaduta (quasi) la stessa cosa, anzi. Stavolta il polacco il gol lo ha fatto. E che gol. Il Napoli perdeva all’89, e ha trovato il pareggio e poi la rete della vittoria con Diawara. 

È evidente che Milik è l’attaccante del Napoli più in forma. Insigne si impegna e dà il massimo, ma non riesce a inquadrare la porta. Callejon ha un po’ allentato la pressione in area di rigore, mentre Mertens è spompato e meriterebbe riposo. Insomma, non serve il rigore sbagliato domenica al San Paolo per sentire un’opportuna aria di staffetta. Anche Sarri ci pensa? Forse. Sollecitato dai giornalisti il tecnico azzurro ha ammesso che un pensierino lo sta facendo: «In effetti ho dei dubbi sul minutaggio di Milik, valuterò in vista di Milano». E proprio col Milan potrebbero essere maturi i tempi per vederlo in campo dal primo minuto. Ma a candidare il polacco come nuovo protagonista sono - ancora una volta - i numeri. Già nella prima stagione in Italia sono stati notevoli: Milik ha totalizzato 23 presenze realizzando 8 reti con una media complessiva di 1 gol ogni 109. Cinque le reti in campionato in 551 minuti giocatori (la sua media una rete ogni 110 minuti), tre quelle in Champions in 199 minuti (un gol ogni 66 minuti). In totale con la maglia del Napoli Milik ha realizzato in totale di 11 reti in 1144 minuti disputati per una media impressionante di 1 gol ogni 104 minuti. Se non fosse stato per gli infortuni, probabilmente sarebbe già andato al top, mettendosi al fianco dei grandi attaccanti che giocano in Serie A. Stavolta c’è una nuova ripartenza, si spera avendo chiuso il conto con l’infermeria. E a Milano Arkadiusz Milik potrebbe cominciare a scrivere una storia nuova.