Sarri: «City strepitoso, ma potevamo farcela»
L'allenatore dispiaciuto per la sconfitta: «Approccio negativo, abbiamo regalato 25 minuti. Adesso dobbiamo vincere le prossime tre»
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Mer 18 Ottobre 2017 11:14
Era stata dipinta come la sfida tra le due squadre che giocano il calcio più bello (e al momento vincente) d’Europa. Manchester City Napoli o meglio, Guardiola contro Sarri. Ha prevalso lo spagnolo, forte di un undici partito lancia resta che nei primi trenta minuti avrebbe potuto farne quattro, di gol. Ha sofferto il suo collega di panchina, seduto in un angolo a versare inchiostro sul taccuino. Tanti appunti, per un approccio che proprio non è piaciuto. È mancata l’auspicata faccia tosta, o meglio, è venuta fuori dopo, quando la squadra si è scrollata di dosso il peso del risultato, quando ha capito di dover far qualcosa perché altrimenti sarebbe finita male. E invece, per poco, non è finita addirittura in gloria, con un assalto finale a tratti emozionante. Non è cambiato il risultato ma è mutata la percezione della sconfitta, in un certo senso “accettabile”, finanche per Sarri che ha finito per elogiare la reazione dei suoi sul campo di una serissima candidata alla conquista della Champions League.
L’approccio molle ha condizionato il risultato: come mai la squadra ha faticato così tanto nella prima mezz’ora?
«Non lo so, abbiamo sbagliato un po’ a gestire pressioni e distanze, abbiamo concesso troppi spazi tra i reparti ad una squadra devastante. Una squadra che viene da 17 gol fatti in casa».
Che importanza dà alla reazione dei suoi di fronte alle grandi difficoltà che stavano attraversando nel primo tempo?
«Siamo stati scadenti nei primi 25 minuti ma siamo stati bravi dopo, siamo andati in difficoltà e sbagliato un rigore ma abbiamo reagito. Giocare più di un’ora alla pari con questi avversari è tanta roba, ci rimane rammarico per il rigore sbagliato ma ci ha dato un po’ di scossa. Abbiamo già fatto bene nella parte finale del primo tempo, nella ripresa è stato logico proseguire su quella parte finale del primo tempo». Era impossibile fare di più contro questo City? «Già parliamo di una squadra difficile da affrontare, se poi sei sotto e gli concedi spazi per ripartire allora diventa quasi impossibile giocarci. Hanno talento ed accelerazioni, averli messi in difficoltà credo che sia tanta roba».
Nella prima mezz’ora il centrocampo è apparso in grande affanno: quanto sarebbe stata utile la presenza di Allan dall’inizio del match?
«Quello di stasera è il centrocampo impiegato nella scorsa stagione che ha fatto un grande girone di ritorno. Con questi vieni travolto anche con un incontrista, volevo la qualità per il palleggio, per farli giocare sulle cose che amano meno. Sono più forti, ma hanno le caratteristiche nostre, soffrono quando non hanno il pallino del gioco. Volevo qualità. Io credo che se pensiamo che cambiando 2 giocatori cambi tutto allora significa che la rosa non è competitiva. Io non ho visto due giocatori che hanno messo una squadra in difficoltà. Anzi, dirò di più: se ci fosse stato Milik avrebbe giocato anche lui».
Insigne come sta?
«Aveva dolore ad un adduttore che gli andava progressivamente aumentando, non dovrebbe trattarsi di niente di grave, ha cominciato a sentire più dolore ed ha chiesto il cambio».
Quante possibilità ha il Napoli di qualificarsi agli ottavi?
«Non ci penso, ora è inutile fare tabelle, altrimenti avrei fatto l’astrologo. Proveremo a vincere le prossime tre, se lo facciamo passiamo».
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