Sarri alle strette: "Un paio di giorni e decido"
L’allenatore si inchina sotto la curva per salutare i tifosi, ma glissa sul suo futuro: «Meritano il mio affetto, ci hanno festeggiato anche senza aver vinto nulla»
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Lun 21 Mag 2018 11:29
Con gli occhi lucidi sotto la curva e con tanto d’inchino per i quei tifosi che gli hanno dedicato cori e striscioni, invitandolo a restare. Una manifestazione d’amore che ha commosso Maurizio Sarri, quasi stupito da tanto affetto. Il “popolo” è dalla sua parte, pretende che sia lui a guidare il Napoli il prossimo anno. Una pressione che però non è servita a sciogliere le riserve del tecnico, ancora in certo sul da farsi. Servirà quindi ancora qualche giorno per conoscere l’epilogo della storia.
A fine partita si è trattenuto a lungo con il pubblico: era un saluto di addio o un arrivederci?
“Il pubblico a Napoli è stato stupendo tutto l'anno, ed anche oggi in cinquantamila ci hanno tributato per un punteggio record ma senza vittoria. Da quando ci sono i tre punti, chi ha superato 90 punti ha sempre vinto. La squadra ha fatto un campionato straordinario, ha fatto per tre anni consecutivi il record di punti del club, andando sempre in crescita. Il presidente ha bisogno di una risposta velocemente, siamo a fine stagione e deve programmare, capisco che abbia bisogno di una risposta. L'unica mia perplessità è che nella vita tutto finisce, e la verità è che a volte è meglio far finire le storie fino a quando sono belle”.
Pensa di aver dato tutto?
“Sono arrivato e la squadra aveva fatto -24 dalla prima, ora siamo a -4. Non siamo arrivati a nessuna meta, ma il viaggio è stato fantastico! Devo ringraziare il pubblico, al di là di allenare almeno il prossimo anno, un posto nel mio cuore ce l'avranno sempre”.
Ci sono già stati due incontri col Presidente: come mai non avete ancora raggiunto un accordo?
“Il campionato è appena finito, la verità è come dice Insigne che nemmeno io so cosa farò. Dopo la partita di Firenze quando ci siamo resi conto che non avremo vinto il campionato, ci siamo posti questo nuovo obiettivo del record. Ora ho fame ed andrò a mangiare, poi domani (oggi, ndr) parlerò con la mia famiglia prima di tutto, per capire quello che riteniamo più giusto in questo momento”.
Pensa che altrove avrebbe più possibilità di vincere?
“Dipende da quello che si intende per vincere, se per vincere si intende finire sull'albo d'oro non l'abbiamo fatto, se invece si intende entrare nel cuore della gente allora l'abbiamo fatto, e dà soddisfazione”.
La sua permanenza a Napoli è legata anche alla riconferma del gruppo?
E' vero, non è che si può dire andiamo avanti e riproviamo con questo gruppo perché non so se questo gruppo potrà rimanere tutto insieme, alcuni hanno clausola e richieste da squadre top nel mondo, non so se la società riuscirà a tenere tutto questo gruppo. Se perdi Mertens a 28-30mln non trovi uno così ad una cifra di quella levatura. Se perdi Albiol a 7-8mln lo stesso. Vedo pagare 70mln dei centrali che non valgono Albiol, allora uno si preoccupa. Questi sono contratti fatti anni fa, poi il mercato dopo l'ultimo contratto tv inglese è cambiato. Lì si dividono da 1,3 miliardi a oltre 3 e quindi i prezzi salgono".
Nel suo futuro vede più l’Itala o l’estero?
“Non penso che potrei andare in un'altra squadra italiana immediatamente, il ricordo di Napoli sarebbe troppo forte”.
Per De Laurentiis il tempo è scaduto, lei di quanto avrà bisogno ancora?
“Non so, se il tempo è finito ci sarà un recupero, un giorno o due di recupero dopo un anno”.
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