Sarri: Finalmente pensiamo soltanto al Real Madrid»
Il tecnico dice no alla Juve ma ammette: «Tutto dipende dai risultati»
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Gio 09 Febbraio 2017 14:19
Ora sì, la testa può andare a Madrid. Le raccomandazioni di Sarri, preoccupato alla vigilia dalle distrazioni legate al prossimo impegno europeo, hanno sortito effetti decisamente positivi. Il Napoli ha faticato tanto nel primo tempo ma nella ripresa ha saputo vincere in scioltezza, regalandosi tre punti e il contemporaneo sorpasso sulla Roma. Secondo posto e Champions League, per la gara dei sogni che mercoledì troverà finalmente la sua compiuta realizzazione. Un appuntamento galvanizzante per tutti, a cominciare dall’allenatore partenopeo, soddisfatto della prova offerta dagli azzurri al San Paolo e proiettato alla gara del Bernabeu con i campioni d’Europa in carica:
Questa partita cosa lascia in eredità al Napoli e a Sarri?
“Abbiamo sofferto fino a quando gli avversari sono riusciti a prenderci alti. La squadra ha fatto una partita seria, matura. Loro sono partiti fortissimo, ma era prevedibile che la loro pressione sarebbe calata. Nella ripresa abbiamo giocato da squadra vera, creando tanto e non concedendo niente. E’ un deciso passo avanti”.
La squadra è entrata in campo nella ripresa con un atteggiamento completamente diverso: cos’è successo durante l’intervallo?
“Nell'intervallo ho detto ai ragazzi che avevamo buttato venticinque minuti di partita. Ho detto a Lorenzo di giocare vicino a Mertens, perché volevo fuori Hamsik in modo da aprire tutti gli spazi di verticalizzazione”.
Giaccherini per la prima volta titolare in campionato e subito a segno: ha temuto di perderlo a gennaio?
“Ha dimostrato grande professionalità, non ha mollato mai. Nell’ultimo mese ha raggiunto la perfetta condizione, all’inizio tra europei ed infortunio ha faticato a trovare la condizione ideale. Nelle ultime gare che ha giocato ha fatto bene, segando anche due reti. Per noi è importante, ci darà sicuramente qualcosa”.
Come arriva la squadra alla trasferta di Madrid?
“Noi in questo momento diamo la sensazione di stare bene fisicamente e mentalmente. Giochiamo contro i campioni del mondo, non sappiamo nemmeno se siamo in grado di giocarcela. Bisogna andare a Madrid con un pizzico di timore perché ne possiamo guadagnare in applicazione e concentrazione ma non possiamo impostare una gara timorosa”.
Ancora una grande prestazione di Mertens: è più forte da esterno o da attaccante centrale?
“Nell’arco della partita riesce ad essere devastante. In certi momenti della partita sa esaltarsi, è un giocatore trascinante. Lui nel momento in cui entra in palla si scorda il risultato, si scorda tutto. Si sta calando in questo nuovo ruolo con una forza straordinaria. Stiamo parlando di un ragazzo che in dodici partite da attaccante centrale ha segnato sedici gol. Sono numeri da considerare, ne devo tenere conto, non posso fare finta di nulla. Da esterno ci ha risolto tante partite anche l’anno scorso, sa essere devastante anche lì. In questo ruolo è una scoperta recente, se dovesse continuare su questi livelli forse sì, potrei dire che è meglio da attaccante centrale”.
Ha già studiato le contromisure per limitare il gioco del Real Madrid?
“Io il Real non ho ancora iniziato a studiarlo, ha dei campioni di livello mondiale. La squadra comincia ad avere mentalità e capacità di estraniarsi dall’esterno, questa gara lo dimostra. Dovremo avere una bella faccia tosta per capire dove possiamo arrivare realmente”.
Le voci relative ad un approccio di Sarri con la Juventus sono assolutamente prive di fondamento?
“Darei tre anni di lavori socialmente utili a chi fa il Fantacalcio. Io di Napoli sono innamorato, sto benissimo qui, però so anche bene che nel calcio certe certezze non ci sono da parte di nessuna società o presidente. Dipendiamo solo dai risultati”.
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