Dovrebbe esserci giovedì prossimo l’incontro tra Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis. Appuntamento per il futuro del tecnico in azzurro. Lo ha annunciato lo stesso presidente ieri, durante la conferenza di presentazione del prossimo ritiro a Dimaro. Il patron ha ostentato tranquillità: «Sono fiducioso, state sereni», ha detto ai giornalisti. Pur criticando il proprio allenatore su gestione della rosa e rendimento in Europa, e senza far mancare una frecciatina sul piazzamento («Anche Mazzarri è arrivato secondo»), il presidente del Napoli non ha alcun dubbio. Sarri va confermato, anche perché è ciò che vuole tutta la tifoseria.

CONTRATTO PRONTO, allora, e un appuntamento già fissato, su richiesta del presidente. La clausola che potrebbe portare via Maurizio Sarri da Napoli scade il 31 maggio. Lui e De Laurentiis, però, erano rimasti che non si sarebbe aspettato fino alla fine. Il presidente ha chiesto di fare il punto della situazione a metà mese, ed è stato accontentato. Chiaramente il suo intento è di interrompere qualsiasi possibile partenza sul nascere. Ha già in mano il nuovo contratto, con uno stipendio da 3,5 milioni l’anno a scalare, fino a una cifra di 4,5 milioni. Il prolungamento dovrebbe portare il contratto di Sarri fino al 2021, quindi allungando l’attuale di un anno. Offerta leggermente migliorativa rispetto a quella fatta a marzo, ma De Laurentiis non sa se potrà bastare. Sarri sogna un ricco ingaggio in un club europeo. Cinque, forse sei milioni di euro. Per rimanere a Napoli, al di là dei soldi, chiede garanzie precise per una squadra competitiva, che possa continuare a esaltare il pubblico del San Paolo.

MA SARRI ha parlato anche di “stimoli”, e per questo intende una ritrovata unità di intenti col presidente. Senza dubbio l’allenatore non ha gradito le critiche di Aurelio, a partire dalla sfuriata di Madrid nello scorso anno. È probabile che dopo tre anni Sarri ne abbia abbastanza, nel senso che lavorare con De Laurentiis non è facile per l’allenatore di turno. Lo dice la storia: Mazzarri - come lo stesso De Laurentiis ha confermato - voleva andare via dopo due anni. Benitez già dopo un solo anno. Insomma, trattenere a Napoli i tecnici non è semplice. Anche per questo De Laurentiis è pronto ad accontentare Sarri, a partire sul mercato. Ma sbaglia chi pensa che il presidente penderà dalle labbra del suo allenatore. Aurelio offre un lauto contratto, ma chiede allo stesso tempo una gestione diversa della rosa e una maggiore concentrazione nelle coppe europee. Non la Coppa Italia, ma Champions ed Europa League.

«IO HO SCELTO SARRI quando tutti mi insultavano», ha tuonato ieri De Laurentiis. Ora, dopo tre anni, i rapporti non possono ribaltarsi. Sarri deve sicuramente “scegliere” ancora Napoli, ma lo stesso fa il presidente. Lui, però, non ha dubbi. Quelli restano a Sarri, che al momento non ha nulla di concreto in mano, e che tra sei giorni potrebbe finalmente dire sì al patron.