Un passo alla volta. Step by step. Il Napoli attuale sta dimostrando grande valore e sta convincendo tutti che ci sono le premesse per poter ambire al massimo obiettivo italiano. Manca davvero poco per cucirsi addosso un tricolore che ormai manca da più di 30 anni. Ne è cosciente anche Aurelio De Laurentiis che, nel giorno di Pasqua, parlando a Kiss Kiss, ha acceso le speranze dei milioni di tifosi azzurri che si stanno emozionando con il gioco messo a punto da Sarri. «Per lo scudetto stiamo arrivando », ha ammesso il patron partenopeo. Una presa di coscienza non da poco per un imprenditore del calcio che nel 2004 si pose degli obiettivi da raggiungere entrando per la prima volta nel mondo pallonaro. Tutto si può dire del produttore cinematografico ma non che non sappia fare bene il suo lavoro. Viene criticato perché non “cacc ’e sord” ma andando a fare due conti ogni anno mette sul piatto tantissimi milioni di euro per rinforzare il gruppo. A gennaio, per esempio, mentre gli altri hanno risparmiato lui ha investito 18 milioni per acquistare Pavoletti. Si dirà che non è stato utile finora alla causa ma lui il suo dovere lo ha fatto.

UN PRIMO BILANCIO. Oggi il Napoli va per la sua strada cercando di arrivare almeno secondo visto che la Juventus è molto lontana. Nel corso di questa stagione, però, nonostante i problemi iniziali ed in corso (l’addio di Higuaìn e l’infortunio di Milik), ha disputato una grande fase a gironi di Champions, non ha sfigurato contro il Real, è uscito dalla Coppa per alcune scelte arbitrali sbagliate e oggi si ritrova comunque al terzo posto solitario con la possibilità di centrare il secondo. Per non parlare poi dei grandi numeri di Sarri per quanto riguarda i gol fatti, i passaggi, il possesso palla ect ect. «Non s’è conclusa la stagione - ha raccontato ancora De Laurentiis - abbiamo gli stessi punti dell’anno scorso che rappresentano il record, ma ad oggi si può dire che abbiamo fatto la Champions non l’Europa League quindi il dispendio è stato superiore. Nonostante l’infortunio di Milik, siamo l’unica squadra in doppia cifra in Europa con 4 giocatori. Nel girone di ritorno siamo primi con la Juventus, in Coppa Italia siamo usciti penalizzati da due errori arbitrali. Ora puntiamo al secondo posto, è una grande stagione ma non è ancora finita. Vogliamo migliorare il record di 82 punti e di gol».

L’ELOGIO A SARRI. Sembrava che ci potesse essere ancora astio tra De Laurentiis e il tecnico azzurro considerato il post Real del Santiago Bernabeu. Ma a quanto pare qualcosa è cambiato. Anche perché il toscanaccio ha fatto parlare ancora il campo. E don Aurelio ne è fiero. «Noi non facciamo i catenacciari - ha chiarito - senza voler offendere nessuno, ma io ho sempre vissuto nel mondo dello spettacolo quindi avere una squadra spettacolare e apprezzata in tutta Europa è bello. Si dice che giochiamo il calcio più bello d’Europa, anche se alcuni dicono che non abbiamo la giusta esperienza e che servirebbe questo o quell’altro, non va bene mai nulla».