Sedicenne rapinato e sfregiato all'uscita della metropolitana
Le foto postate dalla madre sui social. Il sindaco de Magistris: bisogna recuperare ogni spazio della città alla vivibilità e alla sicurezza
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Lun 21 Mag 2018 11:53
NAPOLI. Pestato a sangue dal branco al ritorno da scuola. E' quanto accaduto a Emanuele, un 16enne di Napoli che qualche giorno fa, mentre tornava a casa a piedi dopo la scuola, è stato vittima di un furto e di una violenta aggressione in strada. "Due delinquenti - racconta la mamma in un post su Facebook, accompagnato dalle foto del viso sanguinante del figlio - avevano deciso di tagliargli la strada con il motorino aggredirlo chiedendogli soldi e senza aspettare risposta colpirlo con una sbarra di ferro con le catene ed atterrarlo..provocandogli una profonda ferita allo zigomo". Dopo averlo rapinato e picchiato, spiega ancora la donna, i due aggressori sono scappati "lasciandolo a terra sanguinante". L'adolescente è stato quindi portato all'ospedale Cardarelli dove gli "hanno apposto 4 punti di sutura e riscontrato un trauma maxillo facciale". Il pestaggio è avvenuto nel quartiere Scampia "ma - aggiunge la mamma - poteva accadere ovunque e so che la mia Scampia non è questa". "Abbiamo sporto regolare denuncia ai carabinieri perché Emanuele - e noi con lui - conclude - non vuole che questo accada più a nessun altro ragazzo".
IL SINDACO. Sul caso è intervenuto anche il sindaco de Magistris, che a margine di un'iniziativa alla Stazione Marittima, ha commentato: "Bisogna recuperare sempre di più ogni spazio della città alla vivibilità e alla sicurezza. Questo è compito primario delle forze di polizia che devono ancor di più rafforzare il controllo del territorio in tutte le aree pur facendo già un lavoro enorme con una coperta corta''. Il primo cittadino ha poi spiegato che ''si sta mettendo in campo un lavoro importante e in città c'è una rete forte per prevenire e impedire fenomeni di violenza. C'è attenzione massima da parte di tutti, il che non significa che non accadano simili episodi. Tutti dobbiamo fare ancora di più e stare vicino alle vittime che a Napoli, come altrove, sono le persone più deboli come bambini e ragazzi''.
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