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Abolire le Regioni per salvare lo Stato

Opinionista: 

Fonte Istat. Sei cittadini su dieci giudicano fallimentari i bilanci di quasi tutte le venti Regioni a cominciare da quelle a Statuto Speciale (Sicilia in testa). Il presidente emerito della Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro rivela: l’ottanta per cento del lavoro cui è costretta la Corte, consiste nel dirimere i contrasti fra le Regioni e lo Stato. In sostanza, sono stati creati venti micro-Stati in conflitto permanente con lo Stato. Sono state abolite (si fa per dire) le Province, ma meglio sarebbe mandare a casa le Regioni. Cioè tornare al 1970, a prima che nascessero. Nel ciclo dei vichiani corsi e ricorsi, il vero progresso è sempre un sostanziale ritorno al passato! *** Sgarbi cortesi. Vincenzo De Luca, aspirante governatore, a Stefano Caldoro aspirante al bis: non hai energia, sei buono soltanto a ricamare con l’uncinetto. Risposta da Santa Lucia: Napoli non è il Texas e non ha bisogno di uno sceriffo. De Luca: faremo di Napoli la capitale del mondo. Caldoro: noi facciamo di tutto affinché sia almeno la capitale di se stessa. De Luca: già nel solo primo anno creeremo 20mila nuovi posti di lavoro. Caldoro: sei più berlusconiano di Silvio; almeno lui ne promise un milione, ma in cinque anni e spalmati su tutto il territorio nazionale. *** Al bazar delle candidature. Figli, mogli e nipoti: molti gli aspiranti di genitorialità famose (e talune assai famigerate). Ma si grida allo scandalo se si fa avanti la sexy Stefania La Greca, 36 anni, bancaria di San Giorgio a Cremano, ora web star. L’accusano di mettere in campo la sua bellezza fisica. Lei di rimando: la bellezza non può essere un handicap e poi non sono come la Minetti…. Il ricordo va a Giulio Andreotti. Quando in Parlamento giunse Cicciolina (la porno star che girava con un seno scoperto) gli chiesero se non era uno scandalo. E lui, imperterrito e glaciale: e perché, in queste aule sorde e grigie tutti possono essere utili. *** Campania dei girella. In cinque anni, 23 consiglieri su 60 hanno cambiato casacca. Un valzer bipartisan di chi, in fondo, ama più la musica che la politica! Ora proliferano le liste fai-da-te nei due schieramenti. Come dire: avanti, c’è posto, anche se il tram è già tanto affollato. *** Le assenze della vergogna. Governo e Parlamento piangono per la morte di Giovanni Lo Porto, esperto di cooperazione internazionale, vittima di un raid americano. Ma sono lacrime di coccodrillo. Quando il ministro Gentiloni va in aula per spiegare come e perché dell’accaduto, i banchi sono quasi del tutto vuoti. Stracolmi, invece, quando si tratta di difendere benefit e utilità, assegni e vitalizi. *** Torre del Greco batte Napoli. Il Sole 24 Ore pubblica il gradimento dei Sindaci. Quello di Palazzo San Giacomo è al 58esimo posto, scivolato giù dell’8 per cento da un anno all’altro. Primo in classifica - con un ulteriore balzo in avanti del 5,8 - Dario Nardella, sindaco di Firenze e deputato al Parlamento. Non tutti sanno che Dario Nardella è nato a Torre del Greco, alle falde del Vesuvio e che qui è vissuto per molti anni prima di trasferirsi in Toscana. Non tutti sanno che, oltre a laurearsi in Legge, si è diplomato in violino al conservatorio di Firenze. Quale la differenza tra i due sindaci? Nardella sa suonare buona musica, mentre de Magistris (San Carlo, Mercadante) infila solo stecche! *** Demagistreide. I teatri sono la sua negazione. Ora non gli va bene nemmeno il Sannazaro. Qui Umberto Ranieri dice di lui: è un magistrato d’assalto inventatosi sindaco e adesso veste i panni, che sembrano fatti su misura, di liquidatore della Città Metropolitana.