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Ancelotti si gode Dries e Kalidou

Opinionista: 

Se è vero che il Real sta onorando il Mondiale con Ronaldo, Modric e Kroos, una bella soddisfazione se la prende anche il Napoli con le imprese di Mertens e Koulibaly, i due migliori frutti della stagione sarriana ormai passati in consegna ad Ancelotti che ha colto gloria anche con quei blancos. Sarri non è andato al Mondiale anche se il Chelsea gli ha lasciato tempo, cosí come De Laurentiis ha permesso ad Ancelotti di andare in Russia e addirittura di fare l’opinionista per una tivù messicana. Perché in certe storie bisogna esserci. Sarri non è andato al Mondiale perché non ha bisogno di apprendere novità, visto che si è messo in testa un’idea meravigliosa di calcio, così ben rappresentata a Napoli che Abramovic e la sua factotum sono pronti a pagarla 35 euromilioni, come dire 70 miliardi in vecchie lire. Un’esagerazione, tant’è che il Chelsea vorrebbe risparmiare qualcosa negando a Conte la robusta liquidazione (12 milioni) accusandolo di avere deprezzato un anno fa con un sms Diego Costa, anche se poi il poverino fu ceduto per 57 milioni. Sarri non è andato al Mondiale per star tranquillo (come a San Benedetto del Tronto) eppoi s’è trovato in un garbuglio economico che neanche quando lavorava in banca e capisco perché cerchi di portare a Londra qualcuno del “suo” Napoli: per non restare solo con tutti questi problemi, in una metropoli supercalcistica dove i cronisti sportivi impazzano; in altre proporzioni, fu come quando portò a Napoli ragazzi dell’Empoli. È meno comprensibile il desiderio di portarsi al Chelsea Higuaín; si vogliono bene, si sa, ma il Pipita non è più il fulmine di guerra che la Juve pagò a peso d’oro. Aspettiamo di sapere che fine farà l’Argentina: in ogni caso non si potranno dare responsabilitá solo a Messi se nella squadra ci sono alcuni fra i più ricchi pedatori del mondo. Di Higuaín sapremo tante cose... Sarri non è andato al Mondiale, Ancelotti sí: c’è sempre qualcosa da imparare - dice a se stesso Carletto - e si vede che carriera ha fatto abbracciando il nuovo mentre metteva in banca il vecchio. Ancelotti si diverte non solo con i messicani: lo inorgogliscono le imprese di Mertens (meravigliosa invenzione di Sarri), le prestazioni di Koulibaly, gli impongono riflessioni le incerte prove di Milik e Zielinski, ma la Polonia ha problemi ben più gravi, come sa Boniek che la sognava campione del mondo. E in ogni caso ha più preoccupazioni la Juve con Szczesny....