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La Campania sta volando ma solo con il pensiero

Opinionista: 

Uomo volitivo e fantasioso, Vincenzo De Luca, non c’è che dire! Anzi, c’è da dire che, nel giro di pochi mesi da quando si è insediato a Santa Lucia, con la sua spiccata fantasia è andato sempre più su. Prima delle elezioni giurava che non saremmo stati più ultimi. Non male. Poi va all’Expo 2015 e promette che diventeremo la prima Regione d’Italia (passa l’angelo sul Duomo di Milano e dice amen). Ma perché fermarsi qui? A Capri, di fronte ai giovani industriali delusi perché il divario Nord-Sud non accenna a diminuire, ma anzi… lui esce ancora di più allo scoperto. «Voglio una Campania stile Galles», afferma solennemente. Non male avere come modello addirittura una nazione come il Galles (ci accomunano una storia che viene da lontano e il mare grande risorsa). È però la differenza che ci rovina. Il Galles ha la metà degli abitanti della Campania e nemmeno un decimo dei suoi angoscianti problemi. Caro De Luca, una canzoncina molto orecchiabile che viene dal mondo delle fiabe, dice che “i sogni son desideri…”. Comunque meglio i sogni che l’aridità mentale! *** Il Porto affonda. Dai grandi progetti alla paralisi: guerra per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità, commissari discutibili, perdita secca di tutte le attività. La conseguenza, un grande flop con l’Europa che si riprende 150 milioni. È ancora il caso di dire che “il mare non bagna Napoli” invece che il mare non bagna più il Porto? *** Ma anche Bagnoli non ride. Dopo quasi trent’anni di inerzia disastrosa, con un fiume di soldi buttati a mare (si fa per dire…) non c’è verso di cambiare verso (povero Renzi!). Il Governo nomina un Commissario che aveva dato buona prova al San Carlo: evidentemente era ora di cambiare musica. Ma gli strumenti di una tipica orchestra felliniana non hanno funzionato. Troppe note stonate. La principale quella del sindaco de Magistris bastian contrario: si sente escluso da un progetto che nessuno ha ancora preparato proprio perché a prepararlo deve essere lui! *** Un discusso, possibile ritorno. È quello di Antonio Bassolino a Palazzo San Giacomo. Si rispolverano espressioni di antica saggezza: mulino vecchio non macina più; solo la gallina vecchia fa buon brodo. Adesso ci si mette anche il computer: provate a digitare Bassolino, immancabilmente uscirà scritto Sassolino. E anche ora, caro direttore Sasso, debbo digitare più volte e con forza per far uscire Bassolino. *** Bimbo con due mamme. Volto sorridente, al Comune, del sindaco de Magistris ripreso tutto felice tra mamma Daniela, napoletana di via Foria (con il bambino in braccio nato dall’inseminazione artificiale) e mamma Marta sarda di Cagliari. Un dubbio: ma specie a Napoli non si è sempre detto che di mamma ce n’è una sola? *** Guerra al fumo. Il Governo stabilisce: “Niente sigarette in auto quando ci sono bambini e donne in gravidanza”. Siamo arrivati a questo: che c’era bisogno di un decreto governativo. Incredibile, ma vero. Succede solo se va in fumo il buon senso. *** Verginità. Quando un paese ha una felice esposizione paesaggistica, la geografia turistica lo definisce “sorridente”. Ora Auletta, con i suoi 2.500 abitanti a valle del fiume Tanagro, vicino alle Grotte di Pertosa, è un po’ meno sorridente di prima. Il cambio di umore da quando una originale classifica sulla fedeltà coniugale ha stabilito che ad Auletta 3 donne su 10 sono fedifraghe. Sorprendente la piccata reazione del sindaco Pietro Pessolano: «Le nostre donne non sono maialone. Da noi c’è ancora la cultura di arrivare illibate al matrimonio e prima di allora non la danno a nessuno».