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La nuova stagione della contrattazione

Opinionista: 

Con il contratto firmato tra imprenditori e lavoratori metalmeccanici, si apre una stagione nuova della contrattazione e delle relazioni industriali nel paese. L'intesa contribuisce a seppellire gran parte di ciò che negli ultimi 15 anni era stato motivo di inquietudine per la maggior parte delle persone che annettono alle relazioni industriali una importanza decisiva per la economia. La preoccupazione ha riguardato il potenziale di conflittualit. mai interamente assorbito nelle realt. metalmeccaniche, motivo di freno per la economia, a causa della conseguente scarsa vocazione alla gestione tempestiva dei cambiamenti ormai globali del funzionamento del mercato, delle tecnologie digitali, della qualit. e dell'utilizzo delle risorse umane. Insomma la lunga e logorante stagione delle rotture sindacali provocate proprio nel settore, con ricadute non indifferenti nell'intero sistema confindustriale e delle confederazioni sindacali, con la realizzazione pattizia di questi giorni, pu. ritenersi ragionevolmente alle nostre spalle. Il risultato non era per nulla scontato, nella considerazione dei molteplici fattori che esercitavano una ipoteca non trascurabile sul l'esito positivo da tutti auspicato: la difficolt. per la Fiom di superare a pie' pari una lunga stagione da bastian contrario che l'ha spinta a non firmare la maggior parte degli accordi sindacali degli ultimi tre lustri ed a boicottare tutto ci. che non aveva condiviso;- la prova di Federmeccanica a scavalcare il fosso provocato dalla uscita dalla associazione della Fca e di tante aziende leader; - la inesistenza di un viatico di accordo interconfederale che Confindustria e Confederazioni non hanno voluto o saputo mettere a disposizione in questa delicata congiuntura economicosociale - l'ostacolo del superamento della Ipca a ragione di salario maggiore ottenuto dai lavoratori per la salvaguardia anti inflazione negli ultimi anni, giacch. il sistema orientato a sterilizzare eventuali picchi del costo del barile del petrolio, si . trovato con prezzi internazionali tra i pi. bassi del passato cinquantennio; - il peso della congiuntura economica nazionale e contrazione del mercato globale a causa delle difficolt. dei principali committenti delle regioni sud e nordamericane, estremo-mediorientali, della Repubblica Russa;- il costo di un contratto che sar. esclusivamente caricato sulla competitivit. dei prodotti nel mercato in assenza nel settore di qualsivoglia via di uscita di commesse pubbliche o di concessioni, e via dicendo. Nonostante questi evidenti dossi le parti hanno saputo fare la propria parte ed precostituire dei punti di arrivo di vero pregio in un periodo di basso pensiero e di scarsa capacit. di "cogliere l'attimo". Gli aspetti pi. interessanti sono: l'intelligente utilizzo intensivo delle opportunit. offerte dalla nuova legislazione di azzerare i costi fiscali ricorrendo al Welfare contrattuale aziendale, che . una componente sempre pi. importante per la tenuta del reddito familiare; pregiata, per i tempi che corrono, il rafforzamento della previdenza integrativa attraverso il gi. potente Fondo Cometa dedicato ai lavoratori del settore; incoraggiante, la intenzione ribadita da tutti (e dalla Fiom) di incrementare la contrattazione aziendale di settore essendo stata il vero pomo della discordia tra i Sindacati di Settore; - interessante il passo di partecipazione- consultazione nelle aziende medie e gradi per la partecipazione alle scelte pi. importanti delle aziende; il salario nonostante, le spese previste per altre voci dell'accordo, si allinea ai costi pressoch. identici sostenuti da altri settori. Si spera, che questo accordo, metta in condizione Confindustria e Confederazioni di avere pi. coraggio nel sostenere la competivita e produttivit. delle produzioni nazionali. Va dato merito a Landini di aver recuperato il senso della responsabilit. e della realt.; la sua fattiva partecipazione alle scelte . stato un passo considerevole che peser. per il futuro. Va riconosciuto a Bentivogli e Palombella di essere stati all'altezza delle tradizioni riformatrici dei loro rispettivi ambienti, e di aver dato un contributo sindacale e politico prezioso in un periodo dove le chiacchiere sono tante, ma i fatti coerenti con ci. che si rappresenta, davvero pochi.