Meningite, migranti e degrado delle Asl
Nella follia che avvolge l’Italia come una trapunta di piume d’oca, la questione della diffusione – che potrebbe apparire epidemica – della meningite ha una parte importante. Vengo al dunque. È noto come i casi di questa temibile malattia si stiano diffondendo sulla base di vari ceppi; così come sono noti gli encomiabili solleciti ed appelli del Ministero della Salute e della “ministra” Lorenzin (minestra?) perché si pratichi la vaccinazione. È mancato, nel processo, la coordinazione interna allo stesso Dicastero che desse seguito operativo all’indicazione (vaccinazioni). Chi, tra i cittadini più ligi alle regole ha provato, per esempio, a recarsi al Vomero, presso il locale distaccamento dell’Asl n° 1, avrà verificato in maniera semplice, come la struttura pubblica, sistemata in un appartamento per civile abitazione, in un’area mercatile (Antignano) degradata e tenuta in pessime condizioni ambientali ed igieniche sia, per l’ambulatorio delegato alle vaccinazioni, presidiata da un’unica infermiera che provvede alle inoculazioni, al rilascio dei certificati, a raccogliere le istanze, a dare informazioni. In un contesto in cui altri uffici, non afflitti dall’emergenza, sono piantonati da una dipendente Asl che, di contro, ha meno incombenze di cui preoccuparsi. Aggravante di specie, il fatto che manchi per i cittadini utenti una postazione per l’accoglienza e che la povera crista (al femminile come impone la Boldrini) delegata alla gragnuola di ottemperanze debba, in maniera estemporanea, fronteggiare le istanze del pubblico nella cosiddetta sala d’attesa, appoggiandosi su un mobile e raccogliendo e dando informazioni davanti a tutti ed in dispregio della legge sulla privacy. Costituisce un illecito grave, il fatto che in prossimità di posti di Polizia quasi confinanti, un servizio finalizzato al contenimento di una sindrome che si va diffondendo e che i movimenti sciovinisti addebitano agli immigrati africani clandestini, sia del tutto carente per scarsità di strutture, disponibilità all’assistenza e dipendenti? A livello generale, può configurarsi come favoreggiamento nella diffusione di epidemia l’omesso controllo, a monte, delle centinaia di migliaia di stranieri che vengono trasportati dalla Marina Militare e dalla Guardia Costiera sulle nostre coste senza accertamento delle identità e dell’avvenuta effettuazione delle vaccinazioni imposte, per legge, ai cittadini italiani? È ipotizzabile che l’omissione sostanziale della somministrazione tempestiva del vaccino, considerato che la migrazione degli Uffici dell’Asl ha determinato la dispersione degli archivi, che manca un sistema informatico per la raccolta dei dati, che il personale è insufficiente e male utilizzato, vada indagata o almeno verificata da parte di chi ha la delega per il controllo del rispetto sostanziale (di sostanza) delle leggi e sulla salute pubblica? Se un cittadino sfiancato dalla burocrazia, avvilito, mortificato, non effettua la vaccinazione contro la meningite per sé e per i suoi cari e si ammala perché non si riesce a ricostruire la sua storia clinica, chi paga? A lato, e sempre con riferimento alle raccomandazioni, questa volta del capo della Polizia e del Ministero dell’Interno, qualche cittadino ha rilevato una maggiore azione di verifica e di monitoraggio delle migliaia di clandestini che vendono merci contraffatte o accattonano alla Ferrovia, a via dei Mille od al Vomero? Qualcuno ha visto, dopo l’ennesima tragedia di Berlino o di Istanbul, qualche tutore dell’ordine ispezionare uno dei tantissimi carrozzini coperti da teli con cui gli stranieri movimentano sulle strade cittadine tonnellate di merci contraffatte tutti i giorni? A via Rasella, a Roma, gli eroici gappisti Bentivegna e la compagna Capponi, a marzo del 1944, distrussero un battaglione di militari tedeschi con del tritolo innescato con spoletta a tempo trasportato in un bidone ruotato dell’immondezza; da noi non sarebbe necessario neanche il kamikaze…. Qualcuno di noi ha verificato che di fronte ai Consolati del quartiere Chiaia qualcuno dei falsi bisognosi di colore che mendica a catena umana sia stato riconosciuto ed allontanato dalle Forze dell’ordine? E se, come paventano gli stessi vertici dello Stato, qualcuno di loro fosse un “radicalizzato” e spiasse i movimenti dei diplomatici? Quale modo migliore di farlo che buttarsi a terra sulla base di turni, su un cartone, tra il passaggio di vigili, poliziotti, carabinieri che sono attentissimi ai fanalini delle autovetture ed alle soste in doppia fila dei cittadini italiani, ma tralasciano il controllo del territorio in tempi perniciosi di auto bomba e di shahid folli e disperati?