Saluti e baci di un gruppo che non perdona
Un poker da urlo. Senza pietà. Saluti e baci nell’ultima sfida stagionale al San Paolo di un Napoli che non ha perdonato l’Inter. La squadra azzurra ha dominato in lungo e in largo i meneghini giocando un gran calcio, segnando la bellezza di quattro gol e inguaiandoli nella corsa alla Champions. Sì perché con il successo del Milan e il pareggio dell’Atalanta in casa Juve, per la banda di Spalletti la qualificazione non è più certa. Dal terzo posto è passata al quarto e se domenica non vince contro l’Empoli al Meazza rimane fuori dai giochi della grande Europa. Non ha fatto sconti Ancelotti agli avversari. Ha chiesto ai suoi ragazzi di giocarsi la partita ai massimi livelli ed è stato accontentato. Tutti hanno dato il massimo giocando in scioltezza e sfruttando le singole qualità. Soprattutto quelle offensive che stavolta sono state fondamentali per evitare all’Inter di tornare in partita. Il 4-1 finale rispecchia molto bene l’andamento di una gara che ha avuto un unico e solo padrone: il Napoli. A fine gara Spalletti ha dovuto alzare le mani e ammettere la superiorità dei partenopei. Ma non avrebbe potuto dire diversamente. «Quando vieni al San Paolo ci sta a perdere», ha detto il toscano. Sicuramente. Ma gli stimoli maggiori iersera li avrebbero dovuti tenere gli interisti non certi i napoletani che sono in Champions da molto tempo. A quanto pare, però, il Napoli aveva la mente sgombra e si ricordava di come erano andate le cose all’andata. Al “Meazza” si perse ingiustamente e i tifosi di casa offesero in maniera razziale Kalidou Koulibaly che venne anche espulso per colpe che non aveva. Proprio il difensore senegalese, ammonito dopo pochi minuti, è stato mostruoso come sempre. E nella ripresa, sul risultato di 2-0, ha tolto dalla porta un tiro di Lautaro di testa. Quando ha visto l’attaccante prendere la palla è arretrato e ha evitato che l’Inter potesse accorciare. Ad un certo punto, poi, non ce l’ha fatta più e il San Paolo gli ha regalato una standing ovation incredibile quando ha lasciato il posto a Luperto. A Bologna non ci sarà perché essendo diffidato e avendo subito un giallo sarà squalificato. Ma si spera che il 7 luglio a Dimaro ci sia per cominciare a preparare la nuova stagione. Perdere un elemento del genere sarebbe un passo indietro non da poco per un gruppo che vuole crescere, migliorare e cercare di vincere qualche trofeo importante. Ancelotti sicuramente avrà messo un veto su questo ragazzo africano che ha disputato una stagione straordinaria. E non a caso è stato premiato come il miglior difensore della serie A. Guardando un attimo i numeri, il Napoli, con quella di ieri ha conquistato la quarta vittoria consecutiva. Un rendimento importante per un Napoli che avrebbe potuto mollare ed, invece, ha seguito le indicazioni del proprio allenatore. Non era facile avere le motivazioni ma c’è stata una grande risposta. Che fa ben sperare per il futuro. Si deve ripartire da qui. Da una squadra che attacca sempre, che pressa nella metà campo avversaria e riesce a realizzare con continuità. Magari si rischia qualcosa ma se la difesa sta attenta non dovrebbero esserci problemi. Di sicuro qualcosa andrà fatto sul mercato. L’anno zero di Ancelotti sta per finire, il secondo dovrà essere migliore sotto tutti i punti di vista e per migliorare serviranno dei rinforzi di livello. Non da dieci milioni di stipendio all’anno perché De Laurentiis non se lo può permettere ma in giro ci sono tanti bravi calciatori che guadagnano meno e sono forti lo stesso.Un poker da urlo. Senza pietà. Saluti e baci nell’ultima sfida stagionale al San Paolo di un Napoli che non ha perdonato l’Inter. La squadra azzurra ha dominato in lungo e in largo i meneghini giocando un gran calcio, segnando la bellezza di quattro gol e inguaiandoli nella corsa alla Champions. Sì perché con il successo del Milan e il pareggio dell’Atalanta in casa Juve, per la banda di Spalletti la qualificazione non è più certa. Dal terzo posto è passata al quarto e se domenica non vince contro l’Empoli al Meazza rimane fuori dai giochi della grande Europa. Non ha fatto sconti Ancelotti agli avversari. Ha chiesto ai suoi ragazzi di giocarsi la partita ai massimi livelli ed è stato accontentato. Tutti hanno dato il massimo giocando in scioltezza e sfruttando le singole qualità. Soprattutto quelle offensive che stavolta sono state fondamentali per evitare all’Inter di tornare in partita. Il 4-1 finale rispecchia molto bene l’andamento di una gara che ha avuto un unico e solo padrone: il Napoli. A fine gara Spalletti ha dovuto alzare le mani e ammettere la superiorità dei partenopei. Ma non avrebbe potuto dire diversamente. «Quando vieni al San Paolo ci sta a perdere», ha detto il toscano. Sicuramente. Ma gli stimoli maggiori iersera li avrebbero dovuti tenere gli interisti non certi i napoletani che sono in Champions da molto tempo. A quanto pare, però, il Napoli aveva la mente sgombra e si ricordava di come erano andate le cose all’andata. Al “Meazza” si perse ingiustamente e i tifosi di casa offesero in maniera razziale Kalidou Koulibaly che venne anche espulso per colpe che non aveva. Proprio il difensore senegalese, ammonito dopo pochi minuti, è stato mostruoso come sempre. E nella ripresa, sul risultato di 2-0, ha tolto dalla porta un tiro di Lautaro di testa. Quando ha visto l’attaccante prendere la palla è arretrato e ha evitato che l’Inter potesse accorciare. Ad un certo punto, poi, non ce l’ha fatta più e il San Paolo gli ha regalato una standing ovation incredibile quando ha lasciato il posto a Luperto. A Bologna non ci sarà perché essendo diffidato e avendo subito un giallo sarà squalificato. Ma si spera che il 7 luglio a Dimaro ci sia per cominciare a preparare la nuova stagione. Perdere un elemento del genere sarebbe un passo indietro non da poco per un gruppo che vuole crescere, migliorare e cercare di vincere qualche trofeo importante. Ancelotti sicuramente avrà messo un veto su questo ragazzo africano che ha disputato una stagione straordinaria. E non a caso è stato premiato come il miglior difensore della serie A. Guardando un attimo i numeri, il Napoli, con quella di ieri ha conquistato la quarta vittoria consecutiva. Un rendimento importante per un Napoli che avrebbe potuto mollare ed, invece, ha seguito le indicazioni del proprio allenatore. Non era facile avere le motivazioni ma c’è stata una grande risposta. Che fa ben sperare per il futuro. Si deve ripartire da qui. Da una squadra che attacca sempre, che pressa nella metà campo avversaria e riesce a realizzare con continuità. Magari si rischia qualcosa ma se la difesa sta attenta non dovrebbero esserci problemi. Di sicuro qualcosa andrà fatto sul mercato. L’anno zero di Ancelotti sta per finire, il secondo dovrà essere migliore sotto tutti i punti di vista e per migliorare serviranno dei rinforzi di livello. Non da dieci milioni di stipendio all’anno perché De Laurentiis non se lo può permettere ma in giro ci sono tanti bravi calciatori che guadagnano meno e sono forti lo stesso.