Se si gioca ancora così nulla è compromesso
Signori, questo è il calcio. Capita che giochi una partita perfetta, non permetti mai a chi sta di fronte di tirare, il portiere avversario risulta essere il migliore in campo. E alla fine, per una distrazione difensiva, perdi la partita. E metti a rischio una intera stagione. Questa è la sintesi della gara del Napoli contro la Roma allo stadio Olimpico. Quel maledetto gol di Nainggolan all’89’ ha gelato la squadra azzurra alla quale sarebbe stato stretto anche un pareggio. Risultato? C’è un secondo posto (che vale la Champions diretta) a rischio visto che i giallorossi si sono portati a -2 in classifica. Adesso l’unico modo per conquistarsi l’Europa che conta è vincere le ultime tre partite contro Atalanta, Torino e Frosinone. Sperando che i capitolini possano almeno fermarsi in una delle due trasferte contro Genoa e Milan. Che rabbia perdere in questo modo e regalare con tre turni di anticipo lo scudetto alla Juve. Era già successo proprio a Torino contro i bianconeri un episodio del genere e si è ripetuto ieri con la Roma. Il secondo tempo ha visto una sola squadra in campo: il Napoli. Almeno quattro le occasioni da gol, più quella del primo tempo di Higuaìn dopo una grande giocata. Reina ha campato di rendita per l’intera partita mentre il suo collega se l’è vista brutta dall’altra parte. Lo spagnolo ha provato ad allungarsi sul tiro di Nainggolan ma purtroppo il pallone si è infilato nell’angolino alla sua sinistra. Un cazzotto nello stomaco che ha fatto molto male. Sì perché mentre con Udinese e Inter la prestazione non era stata buona, nella Capitale si è rivisto il Napoli di un tempo. Difesa eccezionale, centrocampo molto attivo e attacco sempre pronto ad essere pericoloso. Higuaìn sarebbe potuto tornare al gol subito ma si è imbattuto in un portiere in giornata di grazia. Hamsik avrebbe dovuto appoggiare solo il pallone in rete ma si è fatto anticipare da Rudiger. E che dire del fuorigioco millimetrico fischiato a Callejon in occasione dello 0-1? Il guardalinee è riuscito a vedere il ginocchio dello spagnolo oltre la linea difensiva. Peccato che due settimane fa non aveva fatto la stessa cosa Padovan su Icardi al Meazza. L’unica consolazione di questa partita è che il Napoli è in salute. E che se continua a giocare ancora così nulla è compromesso. È arrivato prima su ogni pallone, ha tenuto a bada un’avversaria molto forte non consentendole di avvicinarsi a Reina. Koulibaly è stato preciso sempre contro Salah, anche Albiol non è stato da meno. Hysaj ha annullato El Shaarawy. Perotti non sapeva come muoversi. Ma le partite vanno chiuse, se non lo fai rischi di essere beffato. E così è stato. Nainggolan lasciato solo in area, dopo una giocata iniziale di Totti, ha piazzato una zampata vincente che dà alla Roma qualche speranza di Champions diretta. Due punti di vantaggio non sono pochi ma neanche tanti. Adesso il Napoli deve arrivare al 15 maggio vincendole tutte. Atalanta, Torino e Frosinone dovranno essere delle vittime sacrificali per godersi un obiettivo non da poco. La Champions diretta vale una montagna di soldi. Che De Laurentiis non vede l’ora di incassare dopo due anni di digiuno. Sarebbe stato importante poter sentire il pensiero di Sarri al termine dell’incontro ma il silenzio stampa non è stato interrotto. Il tecnico toscano è rimasto di stucco quando ha visto la Roma segnare. Dalla sua, però, ha una squadra che corre e gioca bene. Adesso, però, serve tutta la sua carica per evitare cali di tensione in questo gran finale. Se la dovrà vedere con tre allenatori che sono delle vecchie conoscenze partenopee. Reja, Ventura e Stellone saranno gli arbitri dell’epilogo di un Napoli che per ciò che ha fatto vedere in questa stagione merita assolutamente il secondo posto. Poi l’anno prossimo, per evitare certe docce fredde, sarebbe il caso di avere qualche campione in più.