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Un giorno all’improvviso ci siamo innamorati di te

Opinionista: 

Si sapeva che era forte ma non a questi livelli. Un attaccante pagato 40 milioni non poteva essere un flop. Certo è che Gonzalo Higuaìn ci ha dovuto mettere del suo per far dimenticare il Cavani dei 104 gol in tre stagioni. Dopo due campionati e mezzo non c’è più traccia del Matador, i napoletani sono tutti per il Pipita. E vorrei ben vedere. Sta facendo cose straordinarie l’attaccante argentino. Già con Benitez aveva fatto vedere le sue qualità, con Sarri, invece, è maturato al punto giusto e non ha più rivali dal punto di vista realizzativo. Dopo il finale della scorsa stagione si pensava che Gonzalo dovesse andare via. Il rigore sbagliato con la Lazio, costato la qualificazione ai preliminari di Champions, e l’assalto al suo taxi da parte di teppisti all’uscita del San Paolo, sembravano aver messo la parola fine sull’esperienza azzurra. L’addio di Rafa, poi, non faceva vedere l’orizzonte perché qualsiasi altro allenatore non avrebbe avuto un rapporto facile con il sudamericano. A meno che non fosse arrivato Mourinho. L’ufficialità dell’ingaggio di Maurizio Sarri fu accolta come una bestemmia, come avrebbe potuto ricomporre tutto un umile operaio del calcio arrivato dalla provincia. Nessuno, però, conosceva le qualità del toscanaccio, di quell’uomo in tuta che nel suo Empoli aveva fatto segnare molti gol a gente come Maccarone e Tavano. Dei bravi attaccanti ma non di certo paragonabili al Pipita. Sta di fatto che l’allenatore azzurro ha cambiato la vita ad Higuaìn. Praticamente un giorno all’improvviso ci siamo innamorati di lui. Di quel ragazzo che sembrava aver perso il sorriso e il gusto di indossare la maglia del Napoli. Non era più felice, in campo litigava anche con sè stesso. «Voglio che ritrovi la voglia di divertirti», disse Sarri a Higuaìn appena lo incontrò. Forse in quel momento dovette pensare: «Ma che vuole questo». Ed, invece, così è stato. Il sor Maurizio ci ha regalato l’attaccante più forte dell’Europa. L’uomo che sta facendo sognare lo scudetto ai napoletani. Un bomber che ha firmato venti gol in altrettante gare. Un giocatore che alla fine di ogni partita si presta volentieri a cantare con il popolo partenopeo quello che è diventato l’inno del successo. Le emozioni che sta provando in questa stagione sono uniche, eppure non arrivava dal Palermo o dal Sassuolo ma dal Real Madrid. I Galacticos sono i più ambiti dai calciatori, Cavani avrebbe pagato chissà che cosa per andarci ma poi dovette “accontentarsi” del Paris Saint Germain. Invece Higuaìn ha fatto il percorso inverso. Si è primo goduto da giovane il Real e poi è andato a diventare calciatore vero in riva al Golfo. La dove un po’ di anni fa un suo connazionale, un certo Diego Armando Maradona permise ai napoletani di festeggiare due scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia. Per il momento il Pipita è fermo a due trofei, quelli minori del Belpaese. In due anni, però, non sono male. La massima ambizione, però, è un’altra. Poter salire sul gradino più alto della serie A entrando anche nella storia dei bomber italiani. Venti reti in venti gare non sono da sprecare solo per il titolo di cannoniere ed eventualmente per un secondo posto che vale la Champions. Per amor del cielo, conquistare l’Europa che conta senza passare per i preliminari sarebbe un successo non da poco. Ma solo per chi oggi è lontano dalla vetta. La Roma, per esempio, pagherebbe oro per poter arrivare almeno terza. Ma a prescindere dalle avversarie, il Napoli deve andare avanti per la sua strada sfruttando un Pipita mostruoso, colui il quale non ha più bisogno di conferme ma sta ampiamente dimostrando il suo valore in un torneo dove le difese sono molto forti e non fanno segnare così facilmente. Anche Marca, il quotidiano vicino al Real, ha evidenziato questo dato. Segno che dalla Spagna hanno capito adesso come manca un bomber del genere nella Liga. Cristiano Ronaldo e Messi non si discutono, così come Benzema e Suarez, ma ragazzi il mostro sacro per il momento ce lo abbiamo noi. E ce lo dobbiamo tenere molto stretto. Guai a cedere alle richieste economiche delle big europee. Certo, se qualcuno dovesse portare 94 milioni della clausola rescissoria, non ci sarebbero sentimenti che tengano. Ma siamo convinti che Higuaìn oggi è il giocatore più felice al mondo e proprio non pensa ad andare via.