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Una vittoria storica che rivaluta tutti

Opinionista: 

Beh, adesso dove sono i franchi tiratori di Benitez? Dove sono finiti coloro i quali si erano affrettati nel dire che la squadra di Rafa avrebbe potuto fare veramente poco in questo finale di stagione? La notte magica in Germania ha mostrato finalmente il vero Napoli. Per intenderci, quello che l’anno scorso dettava legge in Champions League e uscì alla fase a gironi con dodici punti. Per intenderci, quello del match perfetto casalingo con la Roma. Forse nemmeno nei sogni si poteva pensare ad una prestazione del genere e ad un risultato così netto. Mai si era vinto in Germania nella storia partenopea. Neanche quando si conquistò la Coppa Uefa nel 1989 ai danni dello Stoccarda. Ci voleva Benitez per fare la storia contro un Wolfsburg non perdeva in casa da ventidue partite. Al Volkswaghen Arena i biancoverdi avevano strapazzato addirittura il Bayern Monaco con quattro reti. Iersera il poker se lo sono visti recapitare da Higuaìn e compagni. Una serata eccezionale che ha premiato la qualità di un gruppo che ha avuto troppi vuoti di memoria in campionato. Se avesse avuto lo stesso spirito internazionale anche in Italia, a quest’ora la situazione di classifica sarebbe diversa. Ma è inutile parlarne. Bisogna godersi l’attualità che dice che il Napoli ha battuto la seconda forza del Bundesliga e una formazione che puntava dritto alla finale di Varsavia. Benitez voleva farsi un gran regalo per il suo 55esimo compleanno. Sperava di non prendere gol e di segnarne almeno uno. I suoi ragazzi gli hanno messo quattro ciliegine sulla torta dandogli la possibilità di passare una serata indimenticabile. Forse la più bella di questa stagione e di un ultimo periodo che è stato tremendo fino alla partita con la Fiorentina. Il ritiro proprio non lo aveva gradito ma a conti fatti ancora una volta ha avuto ragione De Laurentiis. Durante la lunga clausura di Castelvolturno aveva cercato di inculcare il suo pensiero europeo agli azzurri per la partita in terra tedesca. Aveva spiegato ai ragazzi che il Wolfsburg era forte ma lasciava un po’ troppi spazi in fase difensiva. D’altronde l’Inter era passata in vantaggio proprio grazie ad un’ampia prateria nell’andata degli ottavi di finale. La verticalizzazione sarebbe potuta essere la chiave vincente e così è stato. Basta vedere i primi due gol per rendersi conto che il tecnico spagnolo si è fatto capire benissimo poiché prima Mertens e poi Higuaìn, hanno saputo trovare gli spazi per diventare uomini assist. Il Pipita, poi, è stato favoloso nell’azione del primo gol. Avrà anche stoppato il pallone con la spalla ma conta il gesto balistico che non ha dato scampo al pur bravo Benaglio. E che dire della perla regalata a capitan Hamsik per il raddoppio. È stata una invenzione pazzesca. Peccato, poi, che ad inizio secondo tempo il Pipita non stampa il tris. Il portiere tedesco, infatti, con il guantone gli parava il destro potente. Ma non poteva fare nulla sul piattone destro di Marekiaro su invito di Callejon che aveva rubato la sfera ad un difensore. Rimaniamo sul capitano. È tornato ai suoi vecchi livelli lo slovacco e questa è una buonissima notizia per il futuro. Un futuro che può riaprire addirittura la zona Champions in campionato se si dovesse avere sempre la stessa voglia di vincere. Se si rimane concentrati e volenterosi, arrivano anche i risultati e i gol. Ben sette contro due avversarie che non sono di certo delle provinciali ma due signore squadre.