È un ulteriore sostegno economico riservato ai disoccupati e a coloro che hanno perso il lavoro. E' la cosiddetta social card, istituita dal governo con la legge di stabilità per il 2015. Si tratta di una carta acquisti con banda magnetica e chip, nella quale viene accreditato un importo che varia tra 231 e 404 euro mensili, corrisposti con cadenza bimestrale. La titolarità della social card ha una durata ordinaria di dodici mesi e l'ammontare della somma assegnata è direttamente subordinata alla consistenza del nucleo familiare del beneficiario. Questi, di seguito indicati i requisiti richiesti per poterla ottenere. In primo luogo è indispensabile essere cittadini italiani o comunitari. Può anche essere richiesta da cittadini extracomunitari, purché questi siano formalmente muniti di un regolare permesso di soggiorno europeo e risiedano da almeno un anno nel comune di competenza della domanda. Il secondo requisito attiene invece la residenza: la social card, infatti, al momento non interessa tutto il territorio nazionale, ma la sua attribuzione riguarda unicamente i soggetti che risiedano nei comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona. Quanto ai requisiti reddituali, il richiedente – si sottolinea - deve essere detentore di un modello Isee pari o inferiore a 3.000 euro; possedere un patrimonio mobiliare di valore inferiore a 8.000 euro; percepire eventuali indennità previdenziali o assistenziali di importo non superiore a 600 euro mensili. Inoltre non si devono possedere autoveicoli immatricolati nell'ultimo anno o autoveicoli di cilindrata superiore a 1300 cc immatricolati negli ultimi 3 anni o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, sempre immatricolati negli ultimi 3 anni. Infine, se il richiedente dispone di una casa di proprietà adibita a prima abitazione, per avere la social card il valore dell’appartamento ai fini Imu non deve andare oltre i 30.000 euro. L'ultima condizione da soddisfare per essere ammessi a godere del beneficio riguarda le situazioni lavorative della famiglia. La social card, infatti, va concessa soltanto se all'interno del nucleo familiare vi è innanzitutto assenza di lavoro per i componenti in età attiva all’atto della richiesta del sostegno economico. Inoltre almeno un membro della famiglia, negli ultimi 36 mesi, deve aver cessato il proprio rapporto di lavoro o la propria attività o possa dimostrare, se precedentemente occupato con tipologie contrattuali flessibili, di essere stato impiegato nelle medesime forme per almeno 180 giorni. In alternativa, nel nucleo vi deve essere almeno un componente in condizione di lavoratore dipendente o impegnato con contratti flessibili e il valore complessivo per il nucleo familiare dei redditi da lavoro effettivamente incassati nei sei mesi antecedenti la richiesta non superi 4mila euro. Va poi precisato che i lavoratori disoccupati che usufruiscono della social card hanno l'obbligo di partecipare ai progetti occupazionali, ai corsi di formazione e riqualificazione e agli altri progetti d'inclusione eventualmente organizzati dal Comune o dal Centro per l'impiego e a mantenere i rapporti con i servizi sociali comunali, anche prendendo parte agli incontri periodici con questi. Le famiglie devono altresì essere attive nella ricerca di un lavoro e impegnarsi a mantenere i figli a scuola. La domanda va fatta scaricando la modulistica dal sito del Comune di residenza o reperendola presso gli stessi uffici comunali. Una volta compilata tutta la documentazione e reperiti gli allegati necessari, occorrerà recarsi presso un ufficio postale per consegnare l’istanza. L'ufficio postale, a questo punto, assume il ruolo di intermediario tra cittadino e Inps: sarà l'Istituto previdenziale, difatti, ad effettuare i necessari controlli e le opportune verifiche ma, - si puntualizza - in caso di avvenuto riconoscimento del titolo, la social card va ritirata comunque presso l'ufficio postale.