Correva l’anno… boh… diciamo di tanto ma, tanto tempo fa. Domineddio, dopo aver creato il cielo, la terra, i pesci, gli uccelli, il mare i monti… insomma tutto quello che noi vediamo, manipolò del fango e creò l’Uomo, poi certamente pensò “ma chisto, sulo sulo, c’ha da fa?”; e così, lo fece cadere in un sonno profondo, gli aprì il torace, ne prelevò una costola e creò la Donna. E fin qui, nulla da eccepire, anzi Lo ringraziamo per averci donato tale balsamo alle nostre quotidiane “ferite”, anche se, guardando la Merkel, ci vien da dire ca se puteve fa ‘e fatte suoje. E po’ che succedette? Succedette che l’uomo, benchè già avvisato, vulette assaggia’ la cosa… là… comme se chiamma…. Va beh, diciamo: la mela; e bonanotte ‘e sunature! Così l’uomo dovette lavorare con sudore la terra e la donna, partorire con gran dolore. E dopo che, tra il serio e il faceto, abbiamo rivisitato la genesi, occupiamoci un pò di questa grazia di Dio 90-60-90 (le misure perfette), la cui costola originaria nel tempo, ha fatto sì che essa, ‘a Femmena, prendesse letteralmente il predominio su di noi, poveri discendenti del mangiatore di mela; e arriviamo così al cosiddetto movimento delle suffragette, nato in Francia, nel corso della rivoluzione francese; ne fu promotrice tale Olympe de Gouges; costei dopo aver pubblicato un suo romanzo che rivendicava i diritti delle donne, iniziò ad organizzare gruppi di donne ma…. e ccà succedette ‘a disturbata, perché la ingenua Olympe, se permettette ‘e criticà nientepopodimenoche, proprio a Robespierre; costui, da quel “galantuomo” che era, non se la prese più di tanto e ‘a facette taglià ‘a capa. Poi di acqua ne è passata sotto i ponti e la donna ormai, riveste ruoli pubblici ovunque e, arriviamo così alla Virginia Raggi, nuovo sindaco di Roma, alla quale auguriamo, proprio grazie ai suoi “Raggi” di far ritornare a risplendere Roma, mentre alla torinese Appendimo dedichiamo un nuovo romanzo “Dagli Appendino al… Comune”. Ma come mai queste due donne sono arrivate così in alto? E torniamo al Padreterno il quale, avendo creato il cielo con le sue 87 costellazioni pensò “E mò, so’ arrivato a 87, che fa si arrivo pure a 88?” E creò la 88esima costellazione: Cassiopea formata da 5 stelle, pensando “Nun se po’ maje sapè…. forse un giorno, queste cinche stelle, levarranne nu poco ‘e munnezza ‘a miezo!” Passaje l’angelo e dicette: Amen. E chiudiamo stu fattariello, con un pensiero al caro Giggino de Magistris: “Don Luì, mò tenite ‘o core dint’o zuccaro per le vostre tre passate feste: 19 giugno elezioni vinte – 20 giugno compleanno e 21 giugno San Luigi. Noi vi auguriamo tutto il bene possibile per il Bene della nostra Amata Città, come lo auguriamo allo sconfitto Lettieri, auspicando una opposizione costruttiva. Noi amiamo Napoli e vogliamo che essa si riappropri della sua Storia, la sua Cultura e quant’altro le è stato depredato”. Buon lavoro Sindaco. Alla prossima.