CONFESSIONI DI UN CICLISTA MASCHERATO
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Ven 21 Aprile 2017 13:06
DOPING, GARE DOVE TUTTO (O QUASI) VIENE DECISO A TAVOLINO. E UNA VITA SCANDITA DA ALLENAMENTI ESTENUANTI E GIRANDOLE DI CONTROLLI DA EVITARE: DALLA FRANCIA UN LIBRO ESPLOSIVO SUL MONDO DEL CICLISMO.
LA TESTIMONIANZA ANONIMA DI UN PROTAGONISTA ANCORA IN ATTIVITA’ RACCOLTA DA ANTOINE VAYER, UOMO SIMBOLO DELLA BATTAGLIA AL DOPING. CHI SARA’ IL CAMPIONE CHE SQUARCIA IL VELO DEL SISTEMA? CHI SARA’ IL CICLISTA MASCHERATO?
«Ho scritto questo libro perché il pubblico capisca chi siamo veramente»
L’autore di questo libro è un corridore di alto livello che ha preso parte con successo a tutti i grandi Giri - Francia, Italia, Spagna -, alle Olimpiadi e a tutte le classiche più importanti. Ha raccontato la sua storia ad Antoine Vayer, ex allenatore professionista, ora giornalista di spicco, già collaboratore di Le Monde e Libération, considerato uno dei più grandi conoscitori di questo mondo. Il motivo per cui il ciclista deve restare anonimo è facile: è ancora in attività e non vuole restare disoccupato. Perché quel che racconta non fa piacere a nessuno.
Un girone infernale, così viene descritto il sistema del ciclismo professionistico. Il carrozzone festante delle gare, i tifosi lungo le strade e tutta l’epica che accompagna le tappe sono solo uno scenario, dietro cui si svolgono i veri giochi. I ciclisti, vittime e complici di questo sistema, sanno che la carriera ad alti livelli dura poco. Per questo la concorrenza è spietata e ogni atleta è disposto a qualunque sacrificio per restare al top. Compreso sacrificare la salute. Il doping è dato per scontato da tutti, ciclisti, manager, sponsor: gli stessi che, quando qualcuno viene beccato, gridano allo scandalo. Ne esce il ritratto di un mondo oscuro fatto di scommesse, compravendite, giri di soldi, egoismi, ipocrisie, invidie. E molta paura.
Il ciclista mascherato è attualmente in attività. Ha preso parte alle principali corse a tappe – Giro d’Italia, Tour de France, Vuelta di Spagna –, a numerose classiche, come la Liegi-Bastogne-Liegi o il Giro delle Fiandre e ha rappresentato il suo paese alle Olimpiadi e ai campionati del mondo.
ANTOINE VAYER è stato allenatore della squadra Festina dal 1995 al 1998 e di molti ciclisti di alto livello. Ha collaborato con i quotidiani Le Monde e Libération, ed è considerato uno dei più grandi esperti e conoscitori di questo mondo.