Napoli si conferma la provincia con le tariffe Rc Auto più care d’Italia. In base agli ultimi dati Ivass, infatti, all’ombra del Vesuvio il premio medio per la copertura assicurativa obbligatoria per i veicoli a motore è pari a 629 euro contro una media nazionale di € 420. Secondo lo studio dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, il 90 per cento degli assicurati, in Italia, paga meno di 646 euro, il 50% meno di 379 euro e solo per il 10% il premio della polizza è inferiore a 238 euro. Al Nord, le tariffe tendono ad essere più eterogenee tra gli assicurati, mentre al Sud prevale una maggiore omogeneità dei costi. In ogni caso, la variabilità dei prezzi dei contratti, tra il 2015 ed il 2016, resta ampia sul territorio, con i premi più alti concentrati prevalentemente nel Meridione ed al Centro. Nella classifica delle province più costose, due sono campane (Napoli e Caserta), tre calabresi (Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia) e quattro toscane (Firenze, Massa- Carrara, Pistoia e Prato). A Napoli, come detto, spetta il primato del premio assicurativo più elevato (629 euro), seguita, nell’ordine, da Prato e Caserta ove la media dei prezzi è, rispettivamente, di 603 e 552 euro. Spostando l’attenzione sulle province con le tariffe più basse, invece, spiccano, nell’ordine, Oristano, Aosta, Pordenone, Biella e Campobasso. La differenza tra la provincia con i premi più alti (Napoli) e quella con le tariffe più basse (Oristano) è di 330 euro: una distanza ancora significativa, visto che, comunque, stiamo parlando di medie, ma che nell’ultimo triennio è andata attenuandosi passando da 500 euro nel 2013 agli attuali € 330. A livello generale, le tariffe dell’ultimo anno risultano mediamente in diminuzione del 4,4% in Italia, con una flessione più marcata nelle province meridionali caratterizzate da premi più elevati: la provincia in cui si osserva la minore riduzione è Aosta (-1,2%), quella con il massimo decremento risulta Taranto (-11,1%). La contrazione rilevata a Napoli è stata invece del 7%, complice, probabilmente, l’incremento delle scatole nere. Lo studio dell’Ivass, infatti, dedica un capitolo specifico allo sviluppo dei contratti per la garanzia Rca aventi clausole di riduzione del premio in presenza appunto della cosiddetta “scatola nera”, ovvero di sistemi telematici assicurativi installati sul veicolo. Si tratta di un trend in crescita: ben il 19 per cento delle polizze prevede questa soluzione, contro il 15,7% dell'anno precedente, con un aumento su base annua pari a 3,3 punti percentuali. Una crescita che, però, non è omogenea sul territorio nazionale, essendo concentrata prevalentemente là dove le tariffe sono notoriamente più costose: ovvero al Sud. Infatti, la diffusione delle cosiddette “polizze telematiche” supera addirittura il 50% nelle province di Caserta e Napoli (in pratica una polizza Rca su due prevede l’installazione di questo dispositivo a bordo del veicolo); è più contenuta al Centro-Nord e in Sardegna, mentre risulta minima nel Nord- Est con valori prevalentemente inferiori al 10 per cento. Dopo Caserta e Napoli, i contratti che prevedono la scatola nera hanno conosciuto una maggiormente diffusione (superiore, cioè, al 40%) a Catania, Reggio Calabria, Salerno, Foggia, Crotone, Barletta-Andria-Trani, Palermo, Siracusa, Catanzaro, Bari e Ragusa. Scarso appeal, invece, ha incontrato questa formula in province già economiche come Bolzano, Trento, Udine e Belluno dove le polizze telematiche non raggiungono nemmeno il 7 per cento dei contratti. Emblematica, al riguardo, è la situazione di Crotone e Napoli dove l’incremento annuo delle polizze con scatola nera è superiore all’8%, a fronte di un incremento medio di 3,3 punti percentuali su base nazionale. Intanto, aumentano (+16,9%) i procedimenti sanzionatori messi in atto dall’Ivass alle imprese assicuratrici. Lo scorso anno, infatti, sono state comminate dall’Autorità alle compagnie 2.126 sanzioni per complessivi 14.600.935 euro (l’anno precedente, invece, l’importo complessivo era di 13.468.507 euro). La stragrande maggioranza delle violazioni commesse dalle compagnie si è registrata nel ramo della Rc Auto: 1.680 ordinanze di ingiunzione per complessivi 7.948.459 euro (rispettivamente il 15,1 ed il 10 per cento in più in confronto al 2015). Il settore in cui si rileva la maggiore concentrazione di provvedimenti sanzionatori è quello della liquidazione dei sinistri con 1.263 ordinanze e 6.035.085 euro di multe.