Sicurezza attiva dei veicoli, dotazioni di serie in aumento
di Automobile Club Napoli
Mer 15 Novembre 2017 15:30
Pioggia di stelle nell’ultima tornata di crash-test targati EuroNcap, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove, del quale è partner anche l’Aci. Ad essere sottoposte ai rigorosi test eseguiti in occasione dell’ottava serie di prove 2017 sono state: la Volvo XC60, la Citroen C3 Aircross, la Mitsubishi Eclipse Cross, la Opel Crossland X, la Seat Arona, la Skoda Karoq, le Volkswagen Polo e T-Roc. Tutte promosse con l’assegnazione delle ambite 5 stelle. Protagonista assoluto è stato il suv della Volvo che ha conseguito il massimo punteggio nell’urto laterale contro la barriera ed il palo. Una menzione particolare spetta al sistema di frenatura automatica di emergenza (Aeb), montato di serie su tutti i modelli XC60, per aver superato con la massima valutazione tutte le prove di funzionalità con collisioni sempre evitate. Unici “nei” la protezione del torace del passeggero posteriore in caso di urto frontale “pieno” contro barriera e la protezione della testa del pedone in caso di impatto con alcune zone del cofano. Buoni sono stati i risultati ottenuti anche dal crossover Citroen nonostante il modello testato non fosse equipaggiato con il freno automatico di emergenza (Aeb), disponibile solo come optional. Soddisfacente, nel complesso, è risultata la protezione di adulti e bambini a bordo, malgrado la geometria dei sedili posteriori comporti un deficit di protezione nei casi di colpo di frusta. Anche per questo modello sono state riscontrate lacune relativamente all’urto con il pedone, a causa dei montanti rigidi del parabrezza ed in altre piccole aree del cofano. Si è ben distinto pure il suv della Mitsubishi, riscuotendo il massimo punteggio per la protezione delle gambe del pedone in caso di urto con il cofano, (il più alto livello di protezione complessivo in questa serie di test EuroNcap). Bassa, invece, è risultata la protezione a livello del torace per il passeggero posteriore in caso di urto frontale con barriera. Lusinghiera, viceversa, è stata la performance del freno automatico di emergenza. Le cinque stelle assegnate al suv della Opel sono frutto soprattutto dell’elevato punteggio ottenuto per la protezione dei bambini in caso di urto frontale contro barriera e per quella delle gambe del pedone nell’urto contro il paraurti. Peccato che il modello verificato non disponesse del freno automatico di emergenza, previsto solo come optional. Poco entusiasmanti sono state, invece, le prove relative alla tutela del torace del passeggero posteriore in caso di urto frontale con barriera ed alla protezione al colpo di frusta a causa della regolazione non ottimale dei poggiatesta posteriori. Per quanto riguarda la Seat Arona è risultato molto buono il livello di sicurezza sia attiva che passiva. Piccole defaillance sono state però rinvenute a livello di protezione del torace e del collo dei bambini a bordo. Ottime perfomance provengono pure dal suv della Skoda che ha conseguito il punteggio più alto nell’urto contro la barriera laterale. Buona la protezione di tutte le zone del corpo delle persone a bordo così pure delle gambe del pedone in caso di urto con il cofano. Piccole criticità riguardano i bambini a bordo a livello di torace e collo nell’urto frontale “parziale”, a fronte delle quali il modello tedesco si riscatta con eccellenti prestazioni da parte del freno automatico di emergenza. Infine i modelli di produzione Volkswagen che spiccano per l’ottima protezione di adulti e bambini a bordo. Tuttavia, per la Polo, che ha il pregio di montare di serie su tutte le versioni il freno automatico di emergenza (Aeb), qualche negatività emerge nell’urto del pedone contro il cofano a livello dei montanti del parabrezza ed in alcune piccole aree del cofano. Il suvT-Roc, anch’esso segnato da alcune criticità per la testa del pedone che urta contro la base del cofano o dei montanti del parabrezza, si fa apprezzare soprattutto per i sistemi di assistenza alla guida (Adas).