NAPOLI. Blub arriva in città con “L’arte sa nuotare” e colora di blu gli angoli delle strade del centro antico. Le sue celebri figure subacquee, che da qualche anno a questa parte stanno spopolando sui social, non sono affatto passate inosservate e, fra turisti e residenti, è subito iniziata la caccia al tesoro.
Dopo aver portato la sua arte a Ravenna lo scorso marzo, lo street artist fiorentino ha scelto di “regalare” al capoluogo partenopeo circa quaranta opere. 
La tappa era stata annunciata già a dicembre, perché, come lui stesso afferma: «Non si può non pensare a Napoli». 
E infatti Napoli, una città che con l’acqua, in questo caso quella del mare, ha da sempre avuto un rapporto intenso, si è dimostrata uno scenario perfetto per accogliere un arredo urbano unico nel suo genere. Si tratta di stampe raffiguranti noti personaggi della storia, della musica, del cinema e dell’arte immersi nell’acqua con una maschera subacquea, generalmente attaccate con la tecnica paste up sugli sportelli delle utenze, che servono da supporto, ma anche da cornice.
Il progetto, che nasce in Spagna nell’estate del 2013, ha lo scopo di portare l’arte in strada e metterla a disposizione di un pubblico più ampio, per dimostrare che, come recita lo slogan del misterioso artista toscano, anche con l’acqua alla gola, l’arte sa nuotare. I personaggi scelti, che spesso osservano diretti i loro spettatori, sono quelli che, ancora oggi, e per motivi diversi, hanno un forte valore simbolico nella cultura di massa, e rappresentano delle vere e proprie icone nei rispettivi campi. 
Da Dante Alighieri a Giuseppe Garibaldi, da Marylin Monroe a Salvador Dalí; e ancora Freddie Mercury, la Venere di Botticelli, il David di Michelangelo e la Gioconda di Leonardo Da Vinci, solo per citarne alcuni.
A Napoli, fra le antiche vie del centro, soprattutto nei luoghi emblematici, hanno fatto la loro comparsa personaggi come Giuseppe Verdi e l’Uomo disperato di Courbet (vicino al Conservatorio di San Pietro a Majella), Gesù (accanto all’ingresso della Cappella Sansevero), Gli amanti di Magritte (via Capitelli), Antonio Vivaldi (vico San Domenico Maggiore), ma anche Amy Winehouse, William Shakespeare, Galileo Galilei e Van Gogh, questa volta raffigurato su un portone. 
Sistemato accanto alla Madonna con la pistola di Banksy, invece, non è sopravvissuto uno dei putti di Raffaello, attaccato la sera e subito coperto la mattina dopo, come spiega l’autore che, ironizzando, dice: «Non hanno perso tempo, non gli sono andato a genio». Ma, come è giusto che sia, insieme ai volti già resi noti in altre città, ci sono state anche delle novità create apposta per l’occasione. 
«Per Napoli – racconta Blub – ho realizzato alcuni personaggi che hanno reso la città bellissima, viva e gioiosa, come Carlo III di Borbone, il Re illuminato, e l’immancabile Totò – che fa compagnia a Pulcinella nel cosiddetto vicolo d’Arte -. Non cito gli altri per non rovinare la sorpresa, a chi avesse voglia di andare a cercarli».