Non è stato ancora convocato il Cdm sul decreto sicurezza bis e nel governo resta alta la tensione. Un altolà arriva oggi da Giancarlo Giorgetti. "Così non si può andare avanti..." dice il numero due della Lega, "se questo è il governo del cambiamento, deve fare le cose". A stretto giro Luigi Di Maio replica: "Basta minacciare crisi di governo e basta fare la conta delle poltrone. Si pensi al Paese".

Si riuscirà ad approvare il decreto sicurezza bis? "Dipende da quali sono i rilievi costituzionali posti dal Quirinale" afferma Di Maio a 'Radio anch'io', su Radio Rai 1, aggiungendo che "non bisogna avere fretta elettorale". Quanto alla questione migranti, "il tema - sottolinea - sono i rimpatri, per i quali mi aspetto più fondi, e non gli sbarchi".

Il decreto "è pronto", ribadisce l'altro vicepremier, Matteo Salvini, a 'Mattino Cinque' su Canale 5. "Spero venga approvato oggi o domani: ci sono anche i fondi per i rimpatri" evidenzia il ministro dell'Interno. Ma Giorgetti parlando alla stampa estera riferisce: "Non mi risulta che ci sia oggi un Cdmnon è stato convocato; mi pare che ci sono ancora dei passaggi procedurali significativi" per il dl bis sulla sicurezza.

Oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è salito al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

"Rispetto pienamente i suggerimenti che arriveranno anche dal presidente Mattarella. Penso che il decreto sia pronto e porterà più sicurezza" dice Salvini, parlando con i giornalisti a margine della visita al canile sanitario di Bari-Modugno. "Mi sto confrontando con tutti - specifica - e conto che possa essere presto approvato perché sono 18 articoli che contrastano camorristi, spacciatori, scafisti, teppisti da stadio, che mettono dei soldi per i rimpatri, che aumentano le pene per chi aggredisce poliziotti e carabinieri. Quindi i compiti a casa li ho fatti, abbiamo limato tutto, migliorato, emendato, aggiunto. Io sono pronto". Ad ogni modo "non lo fisso io il Consiglio dei ministri". Da ministro, aggiunge Salvini a proposito dei tempi di approvazione del decreto legge bis sulla sicurezza, "ho fatto il mio lavoro, sono pronto. Poi, se mi si convoca, sono contento".

Giorgetti torna a parlare del presidente del Consiglio e mette in chiaro: "Non accuso nessuno, tantomeno il premier Conte, ma così non si può andare avanti...". "Non ho accusato nessuno - ribadisce - Il presidente del Consiglio non deve essere super partes, il capo dello Stato deve esserlo. Questo è quello che ho detto, mi sembra una cosa assolutamente naturale". "Se questo è il governo del cambiamento, deve fare le cose - scandisce poi - non può essere immobile e stare in stallo. La stabilità di governo va bene se non significa immobilità". Giorgetti esclude un rimpasto di governo dopo le europee: "Come nello sport, la squadra vincente non si cambia". Quanto alla sua posizione, "io sono dispostissimo a rinunciare al mio ruolo di governo in qualsiasi momento se me lo chiedono e lo ritengono utile".

La replica di Di Maio non si fa attendere: "Ogni giorno ormai, da circa un mese, c'è qualcuno, e non del M5S, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Oggi è toccato a Giorgetti. Basta. Basta minacciare crisi di governo e basta fare la conta delle poltrone. Si pensi al Paese". "Giorgetti dice 'così non si può andare avanti'. C'è una parte di Lega nostalgica di tornare con Berlusconi" rincara il capo politico M5S.

Gianluigi Paragone, senatore del Movimento 5 Stelle, commenta all'Adnkronos: "Giorgetti dice che così non si può andare avanti? Se è un modo per far capire a Berlusconi che loro ci sono, le parole sono adatte. Se invece si vuole parlare ai cittadini che incontriamo nel Paese reale, allora è il momento di rimboccarsi le maniche come abbiamo fatto fino ad ora e continuare ad andare avanti". "Sto incontrando molte persone che ci chiedono di andare avanti. L'importante - prosegue Paragone - è fare le cose che le famiglie e i piccoli imprenditori ci continuano a chiedere in uno spirito di fiducia verso questo governo. Avverto che nel Paese c'è voglia di andare avanti con questo governo".