Donna Concetta si sfoga sotto l’ombrellone
di Edo e Gigi (I Fatebenefratelli)
Gio 04 Luglio 2019 10:17
Signora mia non ce la faccio più; ma dico io, una cristiana ha diritto, non dico assai, a starsene un po’ con il marito senza vedere parenti, nipoti, comparielli, cognati e via dicendo? Nossignore! Non basta che tengo già mia suocera con me; trascurerei i miei figli, e va bene dice, il Padreterno ti castiga; mio marito lo servo come il prete all’altare. Ma come, tu sorella, cioè mia cognata, ti presenti alle nove di sera, con tuo marito e due bambini e, con la scusa di sapere mammà come sta, vi piazzate in casa mia e non vedete l’ora di andarvene? E questa è proprio mancanza di creanza. Ma dico io¨ti sei fatta le tue vacanze? E mò ti fa schifo se ce le facciamo anche noi in santa pace? Dice, quelli i bambini volevano salutare la nonna; e nun ’a putevene salutà mò che torna a Napoli? E poi signò, io devo anche rendere conto a chi ci ha affittato la casa; prima eravamo in quattro e mò siamo in nove; avevamo un camera per noi e una per i ragazzi con la nonna; mò abbiamo dovuto dare una camera a loro e i ragazzi con la nonna, stanno in camera con noi e non posso avere nemmeno un po’ di intimita con mio marito; ma che tengo novant’anni? E fosse solo questo; mia cognata si alza alle sei del mattino per preparare la poppata al bambino, e non vi dico il casino in cucina con pentoline, bottiglie e il bambino che piange; e così ci svegliamo tutti quanti. Poi alle nove, ’a signora si prende i bambini e ne scende al mare, perché non possono prendere il sole forte, e se ne torna a casa alle undici. Signò mi dovete credere, nun sposta na seggia ’a ccà a llà; ma quello che mi fa rabbia è quando mi dice: “Io non capisco come fate a fare le vacanze così! Noi siamo stati in un villaggio turistico in Sicilia; là è tutta un’altra cosa; ti alzi, fai colazione e te ne scendi in spiaggia; torni e trovi pronto da mangiare… quelle sono vacanze!” Signò ditemi voi che dovrei fare, nun l’avessa mettere cu ’ a capa dint’o lavandino pe’ nun dicere n’ata cosa? E poi, non per rinfacciare, scende mio marito e compra il pesce, scende mio marito e accatta ’a muzzarella; e tu cognato, fa vedè che torni almeno una volta con un melone, un gelato… niente; sembra che tutto gli sia dovuto… Uh mamma mia, che ore sono? - “Le undici, perché?” - È che… signò… quelli… i parenti… sono andati a fare un giro in barca e si sono portati pure i nostri ragazzi con la nonna e tornano verso l’una, così io e mio marito, abbiamo due ore a disposizione! Signò, quanno ce vò… ce vò. Alla prossima.