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Come inventarono il falso "Facite ammuina"

L'ordine che ridicolizzava i marinai napoletani non è mai esistito


di  Massimo Ellis

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Gio 13 Gennaio 2022 11:37


Come si divertivano a ripeterlo! In testa a tutti i politici meridionali, colonizzati con la versione macchiettistica della loro Storia appresa dai libri di scuola. “Facite ammuina ! era uno degli ordini della Marina borbonica”. Seguiva la declamazione:  “All’ ordine Facite ammuina tutti chilli ca stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stanno a poppa vann’ a prora, chilli che stanno a dritta vann’ a sinistra, e chilli che stanno a sinistra vanno a dritta…” . Il comando sarebbe stato da eseguirsi in occasione di visite di autorità a bordo delle navi.



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Così nacque la nostra Armata di Mare

Tra i primati del Regno delle Due Sicilie c'è la flotta borbonica che superava quelle degli Stati preunitari. Cavour la imitò, dai regolamenti alle divise degli ufficiali


di  Mario Montalto*

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Gio 13 Gennaio 2022 11:22


Carlo di Borbone, salito al trono di Napoli il 10 maggio 1734, dovette creare dal nulla le forze navali del Regno. Il nucleo originario fu costituito da tre galere, acquistate da Papa Clemente XII per 6mila ducati. Le tre unità: Concezione, San Gennaro e Sant’Antonio, furono le prime a inalberare la bianca bandiera con i gigli d’oro. Il 10 dicembre 1735 furono firmati dal Segretario di Stato per la Guerra e la Marina, José Joaquín Montealegre, marchese di Salas, i regolamenti.



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Quattro milioni di spettatori per “Stanotte a... Napoli"


di  Redazione

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Dom 26 Dicembre 2021 15:02


Ha vinto la scommessa di Rai1 di puntare sulla divulgazione nella prima serata natalizia. Con quasi il 23 per cento di share e una media di oltre 4 milioni di telespettatori, ''Stanotte a...



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L’omicidio Varani con(vince) il Premio Napoli


di  Valentina Capuano

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Gio 23 Dicembre 2021 19:00


È “La città dei vivi” (Einaudi) di Nicola Lagioia a vincere, per la sezione narrativa, la 67esima edizione del Premio Napoli. È la storia di un ragazzo, Luca Varani, barbaramente ucciso nel 2016 da due ragazzi di buona famiglia, Manuel Foffo e Marco Prato, nel quartiere Esquilino di Roma. Un libro che scandaglia a fondo le dinamiche di un omicidio efferato e apparentemente inspiegabile”.



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Stanotte a Napoli, Angela: così smontiamo i pregiudizi


di  Redazione

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Lun 20 Dicembre 2021 14:57


Un viaggio notturno tra piazza del Plebiscito, il Teatro San Carlo, il Palazzo Reale, i presepi, il caffè, la rinascita del Rione Sanità, la storia millenaria di Napoli e dei suoi abitanti. È “Stanotte a Napoli", nuova puntata della serie ideata e realizzata da Alberto Angela, che andrà in onda la sera di Natale, sabato 25 dicembre, su Raiuno.



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Sul sentiero del bene, la mostra fotografica di Stefano Lotumolo


di  Redazione

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Sab 18 Dicembre 2021 19:11


Mercoledì 22 dicembre si inaugura “Da Altopascio a Mount Meru: sul sentiero del bene”, la mostra fotografica di Stefano Lotumolo, curata da Flow & Foto, nelle figure di Federica Cerami e Francesca Sciarra.

La mostra, interamente virtuale, è ospitata sulla piattaforma Artsteps.com e sarà visibile, gratuitamente, all’indirizzo https://www.artsteps.com/view/6173ed7f6877258cef5ae629/



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Presepe, salviamo un’antica arte dai politici


di  Massimo Ellis

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Gio 16 Dicembre 2021 15:19


“Voglio salvare l’anima mia e andare ad ogni costo in Paradiso”, diceva Carlo di Borbone all’ambasciatore di Sardegna. Lo scrive Harold Acton. Il “re illuminato”, come ideologi ed ignoranti ripetono, faceva realizzare nella reggia di Caserta un presepe con oltre 1.200 figure. La moglie, Maria Amalia di Sassonia, e le principesse reali cucivano in seta ed oro gli abiti.



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Il Presepe è l’esaltazione del Natale festa della Vita con i simboli

La storica dell’arte Adriana Dragoni: «I nostri artisti ampliano e approfondiscono la realtà». Nella foto "Il burattinaio" (opera di Giovanna Giovannetti Aloia)


di  Massimo Ellis

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Gio 16 Dicembre 2021 15:03


Giunta nel regno di Napoli, la rappresentazione della Natività è diventata un’arte, assumendo aspetti tipici della  nostra cultura e inaugurando la tradizione che continua oggi. Ma qual è lo specifico del presepe napoletano rispetto alle altre rappresentazioni della Natività? «Il presepio napoletano simbolicamente amplia e approfondisce il significato della realtà - spiega la storica dell’arte Adriana Dragoni - la natura è rappresentata dalla montagna, detta scoglio, per rievocare il mare, dall’acqua, e dai frutti di tutte le stagioni.



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“Tu scendi dalle stelle”, la Natività in 7 strofe

Per comporre la Pastorale, Sant'Alfonso Maria de' Liguori si ispirò alle zampogne dei pastori abruzzesi


di  Nicla Cesaro

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Gio 16 Dicembre 2021 14:46


La tradizione natalizia annovera tanti canti. Alcuni derivati da antichi canti monastici (Veni veni Emmanuel), altri riscritti in epoca moderna (Adeste fideles). Nati spesso in piccole realtà, poi tradotti e cantati in tutte le lingue e in tutto il mondo (Stille Nacht) o, addirittura, nati come forme popolari, completamente slegati dalla tradizione religiosa, e poi divenuti il simbolo dell’atmosfera natalizia (Carol of the bells).



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Così il presepe diventò napoletano

L’ingegno e la maestria degli artisti, la spiritualità di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la devozione dei Borbone


di  Marina Carrese

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Gio 16 Dicembre 2021 14:27


Da quel 25 dicembre 1223, quando san Francesco allestì il primo, nella campagna di Greccio, il presepe è divenuto la tradizione natalizia cattolica più diffusa al mondo. Tradizione popolare presto nobilitata a vera e propria forma d’arte, che ha trovato a Napoli una dimensione del tutto particolare, divenendo parte non secondaria del patrimonio storico, artistico e culturale della città, tanto da far dire al famoso collezionista Michele Cuciniello che «il presepio è Vangelo tradotto in dialetto partenopeo».



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