AVERSA. HeartSwitch, il dispositivo che controlla la casa attraverso il battito cardiaco, riscuote successo. Il team, infatti ha ricevuto il prestigioso Premio Gaetano Marzotto giunto alla settima edizione. È proprio il cuore a controllare la casa. Ad idearlo, Arturo Verde (nella foto a sinistra), sviluppatore informatico di 36 anni residente ad Aversa e Clemente Cipresso (nella foto a destra), 34 anni, esperto in "imaging preclinica" di Lusciano. Heartswitch, che, attraverso l'uso di una tecnologia alternativa, vogliono superare le "barriere" legate alla disabilità. Quello che sembra essere un dispositivo "magico", in realtà funziona attraverso un algoritmo software che rileva piccole variazioni della frequenza cardiaca e, sulla base di esse è possibile controllare i propri elettrodomestici. "Il nostro obiettivo - dichiarano i fondatori - è quello aiutare le persone a soddisfare i loro bisogni tramite l'innovativo principio della bio-domotica, ovvero la possibilità di interagire e intervenire su aspetti biologici del corpo umano per migliorarne la qualità della vita e il benessere psico-fisico, partendo dall' alimentazione fino alla possibilità di controllare i dispositivi a partire dai piccoli segnali provenienti dal cuore. In un futuro non troppo remoto sarà quindi possibile controllare l’ illuminazione, il riscaldamento e altri elettrodomestici in maniera completamente autonoma a partire non solo dal battito cardiaco, ma da numerose altre rilevazioni fisiologiche.” Per ora il prototipo è costituito da un bracciale, ma presto potrebbero essere inclusi un anello, o addirittura smalto per le unghie o, perché no, un tatuaggio". Il primo prototipo è stato realizzato in stampa 3D dall'azienda aversana, "Vitruvian". Il progetto, inoltre, approderà sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter entro la fine dell'anno.

Giovanna Zanatta