ROMA. Condanna definitiva a 4 anni di reclusione per Cesare Geronzi (nella foto), ex presidente di Banca di Roma, per il crac della Cirio. Lo ha deciso la quinta sezione della Cassazione. Appello-bis, invece, per Sergio Cragnotti. La Cassazione, pur confermando la responsabilità dell’ex patron di Cirio per alcuni capi di imputazione, ha disposto l’annullamento con rinvio del reato di bancarotta distrattiva riguardante Bombril, uno dei punti rilevanti dell’accusa. Non scatta dunque alcuna esecuzione della pena, per la quale dovrà attendersi la definizione del nuovo procedimento, che si svolgerà davanti alla Corte d’appello di Roma. Per il crac da 1,125 miliardi della Cirio, che spazzò via i risparmi di oltre 35mila investitori, Cragnotti era stato condannato in primo grado a 9 anni di reclusione, pena ridotta lievemente in appello a 8 anni e 8 mesi.