SAVONA. Un giovane marocchino residente a Ceriale (Savona), considerato simpatizzante dei terroristi islamici dell'Is, è stato espulso oggi dall'Italia per ragioni di sicurezza nazionale. Hanno eseguito il decreto di espulsione, emesso dal ministro dell'Interno, i carabinieri del Ros di Genova e del comando provinciale di Savona. Il provvedimento e' stato adottato in seguito a un'indagine antiterrorismo del Ros di Genova coordinata dai pm Nicola Piacente e Federico Manotti della procura di Genova, e iniziata l'estate scorsa.

Gli investigatori hanno documentato il processo di radicalizzazione del giovane marocchino, da anni residente in Italia, avvenuto tramite il web. Pedinato e intercettato per mesi dai carabinieri del Ros, il giovane ha espresso in più di occasioni palesi condivisioni dei metodi terroristici dello Stato Islamico, interagendo virtualmente con altri soggetti poi espulsi dall’Italia per ragioni di sicurezza nazionale all’indomani della strage effettuata nella redazione di Charlie Hebdo.

Solo l’arresto – avvenuto nel marzo scorso – di una cellula di islamisti albanesi ritenuti responsabili dell’instradamento in Siria di un giovane marocchino residente nel bresciano, ha indotto il giovane cerialese a “congelare” le sue posizioni radicali. I carabinieri hanno documentato un attento processo di de-radicalizzazione ritenuto dagli inquirenti strumentale, adottato con lo scopo di sfuggire al probabile controllo delle autorità, reso particolarmente capillare negli ultimi periodi vista la recente escalation del terrorismo internazionale di matrice islamista. Il caso documenta per la prima volta in Liguria dell’esistenza di “lupi solitari” e pertanto sarà oggetto di studio sia sul piano delle nuove tecniche investigative sia per quanto riguarda il fenomeno del radicalismo via web propugnato dall'Is.