Taglio del nastro nella base Nato di Lago Patria per l'Hub di direzione strategica della Nato per il Sud, un centro di intelligence per l'analisi e la diffusione di informazioni che agira' come elemento di coordinamento della cooperazione tra i comandi interforze e le entita' civili che si occupano di sicurezza. Entrato in funzione gia' dal 1 settembre scorso, l'HUB entrera' a pieno regime a dicembre e potra' contare su un organico di 90 esperti, civili e militari, in sviluppo regionale e gestione delle crisi, oltre ad accademici, organismi non governativi e Organizzazioni Internazionali. Scopo dell'NSD-S Hub (acronimo inglese) e' focalizzarsi sulle regioni meridionali, dal Medio Oriente al Nord Africa e ancora il Sahel e l'Africa Subsahariana per comprendere rischi e complessita' di questi territori. "L'Hub di direzione strategica della Nato per il Sud riveste una particolare importanza - ha spiegato in conferenza stampa Alejandro Alvargonza'les, vicesegretario generale con delega per le questioni politiche e la sicurezza della Nato - perche' contribuira' attraverso la gestione e la condivisione delle informazioni a migliorare la consapevolezza della situazione regionale, delle minacce che la regione pone e delle sfide che presenta". Per l'ammiraglio Michelle Howard, comandante JFC Napoli, "seppur la Nato abbia operato in diversi Paesi dell'Africa e del Medio Oriente, la comprensione di un'area cosi' dinamica e complessa richiede adattamento costante. L'Hub costruira' nuove relazioni con Organismi Internazionali, entita' non-Nato e quei soggetti che gia' lavorano nell'area di nostro interesse. Il viaggio verso la pace e la stabilita' e' lungo, abbiamo molta strada da fare ma non siamo soli". "Lo scambio di informazioni che daremo vita con l'Hub di Direzione strategica per il Sud puo' facilitare la gestione dei flussi migratori ma anche aiutare a distinguere chi fugge da situazioni di pericolo da chi viene con cattivi propositi" ha aggiunto l'ammiraglio Howard.