TORRE ANNUNZIATA. Gli emissari dei Gionta imponevano il pizzo anche ai “gestori” delle piazze di spaccio. I carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip dI Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di 8 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, estorsione e detenzione e porto illecito di armi, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.  I carabinieri hanno ricostruito, tra l'altro, la dinamica del tentato omicidio avvenuto a Torre Annunziata il 10 febbraio 2015 di un narcotrafficante che si era ribellato al pagamento del "regalo di Natale per i carcerati".  È stato documentato il giro delle estorsioni agli imprenditori locali, la gestione delle piazze di spaccio con imposizione del versamento di una quota dei profitti nelle casse del clan, nonché la disponibilità e l'uso di armi nei confronti dei clan avversi.