Un medico dell'ospedale Cotugno di Napoli avrebbe “bullizzato" un paziente omosessuale «prima ironizzando in maniera volgare sulla funzionalità e l'utilità dei suoi organi genitali», poi «definendo in maniera irritata l'omosessualità come una patologia». È la denuncia di Arcigay Napoli, associazione alla quale il paziente è tesserato. Giuseppe Matarazzo, direttore generale dell'Azienda ospedaliera dei Colli, fa sapere di aver «avviato un'indagine interna per verificare il fatto denunciato e per prevenire ogni eventuale ed ulteriore episodio discriminante», promettendo di prendere «eventuali provvedimenti del caso una volta accertati i fatti». Arcigay Napoli, nella sua ricostruzione dei fatti, racconta che l'associato si è recato in ospedale «per sottoporsi a una visita di controllo successiva ad un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto». In ospedale sarebbe «stato prima preso in giro dal chirurgo, che ironizzava in maniera volgare sulla funzionalità e l'utilità dei suoi organi genitali, e poi non è riuscito ad ottenere dallo stesso risposte chiare a domande specifiche circa le inferenze tra decorso post-operatorio e la possibilità di svolgere una normale vita sessuale: il medico infatti ha reagito stizzito ai quesiti, definendo in maniera irritata l'omosessualità come una “patologia", fino a strappare l'impegnativa per ulteriori accertamenti». Secondo Arcigay Napoli «la gravità del comportamento del chirurgo da un punto di vista deontologico è ancora più esecrabile se si considera che proprio l'azienda sanitaria Cotugno storicamente collabora con Arcigay Napoli per  la lotta all'Aids e alle malattie a trasmissione sessuale». 

LE REAZIONI. «La denuncia dell'Arcigay, circa l'episodio di bullismo subito da un associato nel corso di una visita medica all'ospedale Cotugno, è gravissima. Bene ha fatto il direttore generale della struttura, Giuseppe Matarazzo, anche su nostra sollecitazione, ad aprire subito un'inchiesta interna per appurare l'accaduto e prendere gli opportuni provvedimenti». Lo dichiara il consigliere regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania. «Nel frattempo - aggiunge Borrelli - è prevista una nuova visita medica per la vittima di questo terribile episodio nella giornata di venerdì con un altro medico messo a disposizione dall'ospedale. Voglio sottolineare come il comportamento denunciato sia gravemente lesivo nei confronti del paziente e del tutto irresponsabile. È sempre difficile convincere i pazienti a sottoporsi a controlli per le malattie sessualmente trasmissibili e questi episodi di stupida intolleranza di certo non aiutano. Se l'inchiesta interna confermerà la gravità delle accuse volgari e delle parole omofobe e vigliacche del medico, bisognerà punirlo in modo esemplare», conclude Borrelli.