BOSCOTRECASE. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di 3 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione di armi e munizionamento da guerra e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata sono state avviate a dicembre scorso quando, nel corso di un'operazione di polizia giudiziaria, furono trovati un fucile mitragliatore kalashnikov e un ingente quantitativo di munizioni da guerra in un terreno incolto di via Sepolcri a Boscotrecase, storica roccaforte del clan Gallo-Limelli-Vangone, a poca distanza dall'abitazione di Andrea Vangone, considerato attuale reggente del clan.  Le indagini successive hanno permesso di accertare che le armi fossero riconducibili a due uomini considerati contigui al clan, che al momento del controllo dei Carabinieri erano presenti nell'abitazione di Andrea Vangone insieme a quest'ultimo. I tre, immediatamente prima dell'arrivo dei Carabinieri, si erano disfatti frettolosamente delle armi, poi rinvenute. Andrea Vangone e un altro destinatario dell'ordinanza erano sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.