NAPOLI. Le fiamme gialle del comando provinciale di Napoli, su delega della procura regionale della Corte dei conti, hanno notificato, nei confronti di 11 tra amministratori e dipendenti del comune di Napoli, altrettanti inviti a dedurre per un danno erariale complessivo di 11 milioni e 188mila euro in relazione all’intervenuta decozione della Bagnolifutura spa. La società, costituita nel 2002 dalla Regione Campania, dalla Provincia di Napoli e dal Comune, con lo scopo di bonificare e valorizzare le aree dell’ex sito industriale di Bagnoli, è fallita a maggio del 2014 sotto il peso di un’imponente massa debitoria, dilapidando ingenti risorse pubbliche senza conseguire gli obiettivi di riqualificazione prefissati.

Gli approfondimenti svolti a cura dei militari del nucleo di polizia economico – finanziaria di Napoli, hanno consentito di rilevare significative inefficienze riconducibili alle attività di direzione e coordinamento di competenza dell’amministrazione municipale, quale socio di maggioranza di Bagnolifutura (con una partecipazione di poco superiore al 91%), riscontrabili già a partire dagli anni immediatamente successivi alla costituzione e all’avvio della società. 

È stata accertata, in particolare, una condizione di fragilità economico-finanziaria, dovuta a misure inappropriate adottate già nella fase genetica di pianificazione, mai adeguatamente fronteggiata con efficaci iniziative di risanamento, bensì aggravata, nel tempo, attraverso la stipula di transazioni estremamente svantaggiose per le pubbliche finanze, un eccessivo ricorso al credito bancario, l’impiego di personale in eccedenza rispetto alle effettive necessità e il coinvolgimento in eventi non strettamente connessi con gli esclusivi scopi sanciti dall’oggetto sociale, produttivi di rilevanti oneri impropri.

L’analisi della copiosa documentazione acquisita e gli ulteriori accertamenti esperiti - coordinati dal vice-procuratore generale - dottor Marco Catalano, sotto la direzione del procuratore regionale – dottor Michele Oricchio - hanno permesso di quantificare un danno erariale complessivo di 11 milioni e 188mila euro, importo pari al valore delle partecipazioni detenute dalla Regione Campania, dalla Città metropolitana e dallo stesso Comune, come iscritte nel bilancio della Bagnolifutura all’atto del fallimento. A margine, è stata rilevata un’ulteriore voce di danno erariale, di ammontare pari a 33 milioni di euro, relativa al depauperamento del patrimonio immobiliare del comune di Napoli per la mancata acquisizione del complesso polifunzionale de “La porta del parco”, per la quale è stata formulata riserva di azione in attesa della conclusione del contenzioso introdotto dal comune e tuttora pendente dinanzi alla Corte di cassazione.

DE MAGISTRIS TRA I DESTINATARI. C'è anche l'attuale sindaco Luigi de Magistris tra gli 11 destinatari degli inviti a dedurre notificato dalla Guardia di Finanza di Napoli nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura regionale della Corte di Conti della Campania sul fallimento della società Bagnolifutura, con danno erariale quantificato in circa 11 milioni di euro. De Magistris risulta coinvolto in qualità di capo dell'attuale amministrazione in relazione a uno studio di fattibilità affidato a Bagnolifutura e funzionale alla realizzazione delle World Series dell'America's Cup, competizioni di vela svolte a Napoli ad aprile 2012 e ad aprile 2013. Si tratta, fanno sapere dal Comune di Napoli, di una spesa che si aggira sui 100mila euro, di modesta entità rispetto a quella che gli investigatori hanno definito «imponente massa debitoria» che ha poi portato al fallimento della società nel 2014. Dal Comune si dicono «tranquilli» e «fiduciosi che la posizione sarà chiarita».