Estorsioni, droga e "stese" nel Vesuviano, 8 arresti tra Somma Vesuviana e Sant'Anastasia
Intimidazioni alle vittime con un fucile a canne mozze che la gang chiamava “coniglio”. Sei in cella, due ai domiciliari
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Mar 14 Marzo 2017 13:46
SOMMA VESUVIANA. I carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli a carico di 8 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsioni, spaccio di stupefacenti e detenzione e porto di armi aggravati dal "metodo mafioso" e dalla volontà di agevolare sodalizi camorristici. Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea i militari hanno accertato che gli arrestati operavano nelle cittadine di Somma Vesuviana e Sant'Anastasia e appartenevano a locali consorterie criminali che negli ultimi anni - anche in contrapposizione armata - come dimostrato da "stese" reciproche a colpi d'arma da fuoco - avevano assunto il controllo degli affari illeciti sul territorio. Tra questi, oltre allo spaccio di stupefacenti, sono state accertate estorsioni con metodo mafioso ai danni di imprenditori di Somma Vesuviana e Sant'Anastasia. In un video investigativo alcuni degli indagati mettono a portata di mano un fucile a canne mozze. Nelle intercettazioni lo chiamano "il coniglio", sempre pronto e a portata di mano per intimidazioni o per rispondere ad agguati degli avversari.
Gli arrestati: Francesco Pellegrino, Domenico Giordano, Giovanni Somma, Francesco Iossa, Giuseppe Colurciello, Eugenio D'Atri. Ai domiciliari Raffaele Panico e Giacomo Novelletti.
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