SOMMA VESUVIANA. Telecamere che inquadrano l’automobile di Giosuè Ruotolo nei pressi del Palazzetto dello sport dove sono stati uccisi i due fidanzati di Pordenone, Trifone Ragone e Teresa Costanza. È questo l’ultimo particolare emerso dalle indagini in corso per accertare il responsabile del duplice omicidio che tanto ha fatto e sta ancora facendo parlare l’intero paese.

Avvenuto lo scorso marzo nel profondo nord dell’Italia, a sei mesi di distanza l’assassinio dei due giovani ha avuto un inaspettato risvolto a chilometri di distanza, precisamente nella città di Somma Vesuviana, di cui è originario colui che al momento è l’unico sospettato del delitto della coppia, il 26enne Giosué Ruotolo. È proprio del caporale dell’esercito fresco vincitore del concorso per l’ingresso nella Guardia di Finanza l’Audi A3 catturata da una telecamera nei pressi della struttura sportiva dove Trifone e Teresa sono stati raggiunti da sei colpi di pistola. La strada che costeggia il parco di San Valentino e collega il Palazzetto dello sport con l’abitazione dell’indagato sarebbe stata percorsa dall’auto in un tempo troppo lungo per superare le poche centinaia di metri tra la prima telecamera e la seconda che l’ha intercettata in via Colombo, dove il militare sommese abita. Sette minuti che sembrano alla Procura che si sta occupando di un’indagine rivelatasi lunga e complessa davvero immotivati e che, stando agli inquirenti, potrebbero costituire un tempo sufficiente per scendere dall’auto, entrare nel parco, sparare, disfarsi della pistola, poi ritrovata nel lago lì vicino, e rincasare.

Ma era proprio il sommese ex coinquilino del suo collega rimasto vittima di un omicidio ancora senza movente insieme alla sua fidanzata alla guida dell’auto? Giosuè Ruotolo ha affermato di aver trascorso la serata al pc, ed è anche per far luce su questo aspetto che gli inquirenti lo sentiranno nella giornata di martedì, anche se identificare in lui l’autista non sarà semplice, vista la scarsa nitidezza delle immagini della telecamera di videosorveglianza comunale. La sensazione, ad ogni modo, è che la posizione del militare di Somma Vesuviana sia divenuta ancor più scomoda. Gli stessi legali della famiglia Ragone si sono detti convinti che martedì prossimo l’interrogatorio possa rappresentare il momento cardine dell’indagine. Nel frattempo, nell’abitazione di Giosuè Ruotolo a Somma Vesuviana sono nuovamente tornati gli investigatori per ulteriori perquisizioni e analisi, alla ricerca di nuovi elementi che possano costituire prove a carico dell’indagato.