SANT'ANTIMO. Un intervento più volte sollecitato, tardivo e parziale. Faccio davvero fatica a credere che, come mi dicono, il sindaco se ne sia fatto pure vanto”. Così la consigliera di centrodestra Ivana Tarantino sul guasto all’impianto di pubblica illuminazione che per oltre dieci giorni ha lasciato al buio i cittadini di via Solimene a Sant’Antimo (Na). L’esponente di opposizione, dopo aver constatato che l’intervento comunale non ha risolto completamente il problema, si è recata a protocollare l’ennesima istanza al sindaco Aurelio Russo, già ripetutamente sollecitato dai cittadini e, ufficialmente, dalla stessa consigliera. “Chi ha competenza specifica - avverte la Tarantino - deve intervenire tempestivamente e, possibilmente con la massima efficienza anche perché l’assenza di illuminazione espone gli abitanti e gli automobilisti a più di un rischio per la propria e altrui incolumità”. Un primo ripristino degli impianti di pubblica illuminazione vi è dunque stato ma, avverte l’esponente di centrodestra, “solo parzialmente oltre che in inspiegabile ritardo”.Da qui la decisione di tornare al Palazzo municipale e protocollare l’istanza di riattivazione ‘completa e definitiva’ del servizio di pubblica illuminazione. Poi, perché no, anche un piccolo sfogo sulla pagina di Facebook. Precisazioni che non sono sfuggite al primo cittadino che ha voluto ricordare che, indipendentemente dalle sollecitazioni il “potere dispositivo” (sic!) appartiene a lui e dunque anche il merito. Quanto è bastato, a scatenare la reazione di numerosi cittadini su questo quanto sulla tempistica di questo “potere dispositivo”.