CASTELLAMMARE DI STABIA. Reggia di Quisisana o Polveriera Borbonica?  L’'Università Islamica d’'Italia potrebbe optare per la sede di Scafati. A dimostrazione  che Giampiero Khaled Paladini, presidente della UnIslamItalia di Lecce, fa sul serio e  non intende attendere i tempi lunghissimi delle istituzioni, ha fatto arrivare al sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, una richiesta d’incontro per sottoporgli la stessa  proposta contenuta nella bozza d’intesa protocollata al Comune di Castellammare di Stabia, in cui l’Università privata a ispirazione islamica chiede di poter insediare un Dipartimento dell’ateneo salentino nella Reggia di Quisisana. A Scafati, infatti, il Comune possiede un bellissimo palazzo di epoca borbonica, il Real Polverificio costruito da Ferdinando II nel 1852. Per la costruzione della Real Polveriera di Scafati fu rettificato e reso navigabile l’ultimo tratto del Sarno. La fabbrica rimase attiva per quarant’anni, avvicendandosi nel tempo anche con avvenimenti dannosi che ne hanno determinato nel 1894 la chiusura e la conversione in Istituto Sperimentale del Tabacco. Poi è arrivato il restauro e ora è un bellissimo edificio che attende un’adeguata destinazione che lo valorizzi. Come per la Reggia di Quisisana, si le ipotesi sono molte. E si fa avanti anche il presidente del Confime (Confidi delle imprese del Mediterraneo), Khaled Paladini, il quale non si fa scoraggiare dalle polemiche che stanno travolgendo il progetto di insediare nel casino Borbonico dei Boschi di Quisisana il Dipartimento della Bellezza (con le facoltà delle Arti) dell’Università Islamica. Intanto che il sindaco di Castellammare di Stabia, Nicola Cuomo, decide, il sindaco di Scafati, Aliberti, potrebbe soffiargli il progetto, formalizzando per primo un protocollo d’intesa con cui assicurare la partenza dell’Università il prossimo settembre 2016.