NAPOLI. Ha ucciso il suo amico ed ha fatto sparire il corpo che non e' stato piu' trovato. Questo e' quanto ha ritenuto la Corte d'Assise d'appello di Napoli che ha condannato a 25 anni e 6 mesi di reclusione Fabio Furlan, unico imputato per la morte di Cristoforo Oliva, scomparso da casa a 19 anni alla fine del 2009 e mai piu' ritrovato. In primo grado era stato condannato a 30 anni. Movente dell’omicidio fu, nella ricostruzione dell’accusa, un disaccordo nella gestione di una piccola piantagione di marijuana che Fabio e la vittima avevano messo in piedi nella zona di Chiaiano. A cio' si aggiungeva la gelosia reciproca per l'interesse che i due amici provavano nei confronti della stessa ragazza. Furlan dal canto suo si e' sempre professato innocente.