Lidia Croce si è spenta a Napoli, nella dimora di via Crispi. Lucida e serena, ha avuto accanto a sé fino all’ultimo i figli e i nipoti.  Terzogenita di Benedetto Croce e Adele Rossi, aveva 93 anni.

E’ stata fondatrice insieme con la madre e le sorelle Elena, Alda e Silvia, della Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” costituita nel 1955 con lo scopo di assicurare la conservazione e l’uso della biblioteca del filosofo nella sua sede originaria a Palazzo Filomarino, a Napoli, e di curare la raccolta delle edizioni e traduzioni delle sue opere e della produzione critica ad esse relativa.   Ha curato, collaborando con Alda,  la biblioteca e l’archivio della Fondazione, i programmi di edizione delle Opere e dei Carteggi di Benedetto Croce. Nella collana dell’Istituto italiano per gli studi storici, sono stati pubblicati a sua cura i primi due volumi dell’Epistolario crociano: I. Scelta di lettere curata dall′autore. 1914-1935 (1967); II. Lettere ad Alessandro Casati. 1907-1925 (1969); e le Lettere a Benedetto Croce. 1885-1904, di Antonio Labriola (1975).

Ha trascritto dal manoscritto autografo nella ultima stesura, i Taccuini di lavoro di Benedetto Croce: la trascrizione completata nel 1988, è stata pubblicata, nell’edizione  curata con Alda, dalla Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” nel 1992  in sei volumi (per un totale di  3.000 pagine), fuori commercio.

Ha seguito e partecipato, fin dalla sua fondazione, alla vita dell’Istituto italiano per gli studi storici, di cui è stata  sempre un riferimento certo e prezioso.

Nel 1949 si sposò con Vittorio de Caprariis, e nacque Giulio. Alcuni anni dopo la separazione, a Monaco di Baviera rivide Gustaw Herling, che aveva conosciuto a Sorrento nel 1944, quando – giovane soldato del Secondo Corpo d’armata polacco – vi soggiornò prima della battaglia di Montecassino. Dal loro matrimonio a Londra nel 1954, ha avuto due figli, Benedetto e Marta.

Dopo la scomparsa nel 2000 di Gustaw Herling, Lidia ha curato il riordino e la sistemazione della sua biblioteca e archivio, e ha seguito la pubblicazione delle sue opere in Polonia, in Italia  e in altri paesi. Nel 2011 ha sottoscritto l’accordo fra la Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” e la Biblioteca Nazionale di Varsavia, per il riordino, l’inventariazione informatizzata e la digitalizzazione dell’archivio di Gustaw Herling: il progetto è in corso di completamento e sarà pubblicato quest’anno.

Il 26 aprile 2014 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica di Polonia Bronislaw Komorowski  la “Croce di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica di Polonia”.

6 gennaio 1922  “Finito di scrivere l’articolo Per una poetica moderna. Terminata revisione di bozze come sopra. - Alle 10 mi è nata una bambina, a cui porrò nome Lidia.” (inedito, tratto dai Taccuini di lavoro di Benedetto Croce) .

La camera ardente verrà allestita domani alla Sala Campanella in piazza del Gesù alle 10,30.