ROMA. Nel 2019 saranno esonerati dall'aumento dell'età pensionabile a 67 anni 14.600 persone impegnate in lavori 'gravosi'. È quanto si legge nella relazione tecnica all'emendamento del governo sulle pensioni con i sindacati. Si prevede per il primo anno un costo di 100 milioni e nel triennio fino al 2021 quasi 385 milioni. Nella tabella della relazione tecnica si stimano gli effetti fino al 2027 quando lo stop riguarderà 20.900 lavoratori per 166,2 milioni di euro.

L'elaborazione del governo arriva fino al 2027 anno in cui la platea sfiorerà i 21mila lavoratori e la spesa salirà a 300 milioni di euro di cui 166 milioni di spesa pensionistica, 44,6 di minori entrate fiscali e 89,4 milioni di oneri per maggiori versamenti datoriali. Confermata inoltre la deroga per i lavori gravosi sia dal requisito anagrafico per il pensionamento di vecchiaia che da quello contributivo relativo alla pensione anticipata e confermati i 'paletti' per l'accesso all'esenzione: 30 anni di contributi e l'aver svolto mansioni gravose in almeno 7 anninei dieci precedenti.