Continua senza sosta il lavoro dei soccorritori per salvare il piccolo Julien, il bimbo di due anni caduto la scorsa domenica in un pozzo di 23 centimetri di diametro e 110 metri di profondità nei pressi di Totalán (Malaga), in Spagna.

Sul posto è giunta anche la Stockholm Precision Tools AB, la compagnia svedese che riuscì a localizzare 33 minatori cileni bloccati 69 giorni sotto terra dopo una frana. Le operazioni però sono lunghe e difficili, anche perché, cadendo, il bambino ha trascinato con sé un mucchio di pietre e terra che ostruisce il condotto a 71 metri di profondità.

Inizialmente è stato fatto un tentativo di risucchiare il tappo di terra, senza successo. Successivamente, è stata scavata una galleria orizzontale per arrivare perpendicolarmente alla base dove si crede che il bambino sia, ma il terreno instabile e duro ha impedito di avanzare in sicurezza. Ora le autorità hanno deciso di scavare un tunnel verticale per poi arrivare direttamente a Julen, che si pensa sia a circa 80 metri di profondità, attraverso piccole gallerie orizzontali. Un'operazione che potrebbe richiedere anche quattro giorni, secondo il responsabile dei soccorsi, l'ingegnere Juan Lopez Escobar.